Sono certo che non mi risponderai, ma hai detto che leggi queste pagine, quindi continuo a parlarti da qui, non perché io abbia cose davvero importanti da dirti (ormai non ho più nulla di "davvero importante" da dire), ma solo perché la razionalità mi è d'aiuto solo finché ho qualcosa da fare, ma appena mi fermo mi ritrovo per forza a pensarti, quindi tanto vale sfogare scrivendo... è un modo come un altro per tenere impegnato il cervello...
Sono uscito anche stasera, e mi sono appena ritirato, e ho anche bevuto come al solito. Ma non lo faccio perché preferisco uscire coi miei amici mentre con te non uscivo perché mi annoiavo, lo faccio solo perché la sera non posso stare a casa, altrimenti impazzisco, ho bisogno di uscire per non pensare, e se poi qualcuno può riaccompagnarmi a casa allora ho bisogno anche di rincoglionirmi di alcool.
Ecco come sto, ecco come supero le giornate da quando non ci sei, ed ecco perché mi sono incazzato quando per telefono mi hai detto che "se ti sei ripreso dopo due giorni allora vuol dire che sta bene anche a te". No, a me non sta bene, sono felice per te, so che non posso sperare in un ritorno, so che non esiste più la persona che amo e quindi me ne faccio una ragione... ma la sera non ce la faccio.
Mi passerà, come mi passa tutto, ma mi servirà ancora un pò di tempo, e soprattutto mi servirà un'altra persona a cui dedicare il mio tempo. E stavolta non rifarò gli stessi sbagli: le dedicherò ogni minuto, le starò accanto ogni istante, non sarò mai più stanco e non avrò mai più un impegno l'indomani mattina.
Credo di esserci stato sempre ogni volta che tu hai avuto bisogno, ma ho scoperto che non basta, avrei dovuto esserci anche quando non lo chiedevi. Ho sbagliato, ma ora ho capito, tutto questo mi è servito per capire, mi dispiace aver sprecato 8 anni prima di farmelo entrare in testa, vorrà dire che la prossima persona che incontrerò sarà più fortunata di te e dovrà ringraziarti per avermi fatto cambiare.
Forse ho scritto troppo, e se leggerai queste righe magari ci starai male come ti è successo al telefono, ma ti giuro che mi sono trattenuto, e poi che sfogo sarebbe altrimenti? Non ce l'ho con te, lo sai, ma sapere che sei convinta che in fondo lo volevo anche io mi fa sclerare. So che non importa e non cambia nulla, ma per me è fondamentale che tu ti convinca che io avrei continuato a stare con te, e che per me questo è un inferno, il fatto che ci sia passato su dopo pochi giorni non vuol dire che non ci stia male (infatti come vedi la notte sono qui che ti scrivo), se di giorno sono tranquillo è solo perché posso distrarmi, ma poi ci ripenso e ricomincio da capo...
Probabilmente rileggendo tutto a mente fresca mi renderò conto che ho scritto senza un senso logico, ma ho scritto di getto e ho ancora un pò di alcool in circolo, quindi non è importante la forma, ma credo che il messaggio sia passato e soprattutto mi sono sfogato, quindi buonanotte e sogni d'oro amore mio.
AGGIORNAMENTO - ore 05.08
Nulla, stanotte non c'è verso di dormire, e giusto per non farmi mancare nulla sono andato a rileggere il tuo blog (tra l'altro: perché non l'aggiorni? è solo un suggerimento :) ) e ho letto il post del 1° maggio... Sono queste le cose che la razionalità non riesce a controllare, non c'è pensiero razionale che riesce a spiegare come cambino le cose, quello che dicevi sulla persona più importante, sui sogni di vivere in centro a Roma, sullo spettacolo di una città resa unica dal fatto di esserci insieme... Se non ricordi più vai a rileggere, io non lo scorderò. E ora, se ci riesco, vado a dormire. Nuovamente Sogni d'oro amore mio.