Credo che ci voglia un dio ed anche un bar,
ma dovendo scegliere opterei per il bar

martedì 4 novembre 2008

My paradise - Riserva dello Zingaro

03/11/08 - una giornata da ricordare. Perché è stata la giusta conclusione di tre giorni passati Nell'infernale paradiso (o viceversa, fate voi) della riserva dello Zingaro. La giornata in cui per la prima volta sono sceso in fondo a una grotta sotterranea e ne sono uscito lasciando dietro un pò di inutili bagagli che mi portavo.

Tre giornate trascorse tra la disa, i sentieri, il cinghiale introvabile, le grotte e il tempo... si, perché il tempo si moltiplica, si espande e ti lascia lo spazio per pensare mentre ti arrampichi come una capra di montagna verso il Pizzo del Corvo.
E poi, appena arrivi in alto e guardi giù... la folgorazione. Il mondo ai tuoi piedi; il mare che si allarga a centinaia di metri sotto di te e segue la curvatura della Terra; il vento che risale su dal basso e ti investe col suo respiro; le poiane che stridono sopra la tua testa e tu lì in mezzo che finalmente hai tutte le risposte, e non serve domandarsi altro.
Infatti io ho smesso di farmi domande. In fondo sto bene, e sto bene da un bel pò, però certe volte gira che devo crearmi dei problemi, dei pensieri inutili... beh, non c'è motivo! Sembra strano che ci sia voluto un panorama a chiarire tutto, ma è così. Non c'è una spiegazione logica e razionale, ma non c'è nulla di razionale nella sensazione che ti nasce nello stomaco guardando l'orizzonte.

E così capita che la sera esci e trovi le persone a cui tieni, e ti rendi conto che ci stai davvero bene, e vaffanculo se ogni tanto escono discorsi stupidi per cose che si possono superare facilmente. E capita anche che quando hai il cervello più libero, le vene ossigenate dall'aria di montagna, riesci a dsistiguere le persone con cui stai davvero bene e quelle che invece frequenti chissà per quale motivo. C'è chi ti aiuta a star meglio e chi invece non può. E poi ci sei tu, il Tu che abbiamo dentro, che è la persona a cui dobbiamo di più e che merita più di ogni altra, e questa persona io ho imparato a conoscerla nei silenziosi sentieri dello Zingaro.

venerdì 31 ottobre 2008

Stasera ho fatto la mia parte, e che non si dica...

Un link nell'elenco dei segnalibri... é il mio blog. E parte un bel dialogo interiore:

- Il blog! Ho un blog!
- Eh infatti, che lo tieni a fare un blog se manco ti ricordi di averlo?
- Veeero... ma quant'è che non scrivo? Quasi un mese, poteva andare peggio!
- Oh, allora dato che ci sei sfrutta il momento.
- Eh, ma che scrivo? Io lo so come sono, quando tutto va bene non mi va di scrivere.
- E allora cancella tutto e non rompere più!!

E invece no, stasera qualcosa da scrivere ce l'ho. Stasera ho fatto la mia parte, e che non si dica...
Vabbè, che c'entra, sono andato anche alle lezioni all'aperto e alle assemblee, ma la fiaccolata è diversa. Ha un'aria differente. Sarà perché il cielo è scuro, sarà per tutte le fiammelle accese che si vedevano, o magari per l'odore di cera-misto-incenso che si respirava, ma è stato più bello.
Sicuramente una buona parte l'ha fatta il genio col megafono che si è improvvisato reverendo e ha fatto una bella messa funebre all'aperto con tanto di coro dei fedeli. Per chi era presente non serve dire altro, per tutti quelli che non c'erano... vi siete persi un vero cabarettista.

Cosa cambierà dopo questa sera? non lo so, ma non è un motivo valido per smettere di far sentire la mia voce (minchia quanto sembro retorico!). Comunque, domani si ricomincia, e giusto per tenerci tutti informati, ecco il sito con il programma della protesta universitaria palermitana:

http://www.protestaunipa.info/

sabato 4 ottobre 2008

Soffia su ste cazzo di candeline e non rompere...

Cerco di non pensarci. Provo a convincermene. Ogni mattina mi guardo allo specchio, dritto in fondo agli occhi, e me lo dico in faccia: "va tutto bene". Ma so che non è così. Non è una cosa tangibile, ma c'è ugualmente, ed é una sensazione che non va via. Ma allora cos'è che non va? E che ne so... quindi passo le nottate a ipotizzare:

Sarà che a 25 anni sono ancora a metà strada per la laurea di primo livello?
Sarà che a 25 anni ancora non ho un lavoro che possa definirsi tale?
Sarà che a 25 anni non ho ancora fatto moltissime delle cose che prevedevo?
Sarà che a 25 anni ho scoperto di volerne avere 18?
Sarà che a 25 anni... Sarà che HO 25 anni?!

Probabile. Purtroppo però questo non posso cambiarlo. Evitare di festeggiare non è una soluzione, anche se negli ultimi anni "evitare" è stata la parola chiave relativa all'1/10. Quest'anno non è andata così, e l'ho voluto io. Insomma, i 25 sono un bel traguardo, i parenti non hanno esitato a ricordarmelo, e io per una volta ho voluto avere vicino gli amici.
Non è servito. C'è sempre qualcosa che non va. E naturalmente scrivere qui alle 3 di notte non è una soluzione, ma almeno mi stanco gli occhi e finirò per addormentarmi.

Tanto so che devo semplicemente aspettare il momento del "menefotto", l'istante in cui la mia mente decide che non sopporta le paranoie e si manda a cagare in forma autoreferenziale. Perché sono un convinto sostenitore de: «il 70% dei problemi si risolve con sticazzi il restante 30% con vaffanculo», per cui finisco sempre a pensare "e-chi-se-ne-fotte?", mi giro nel letto e mi addormento come un bambino.

Credo che sia arrivato il momento tanto agognato. Sono le 3.33 e mentre batto i polpastrelli sui tasti logori penso: "ancora stronzate devo scrivere?". Quindi ho la certezza che scrivere su un blog serve a qualcosa: far passare il tempo.

Ricapitolando, ho 25 anni... e allora? Me ne fotto! Stacco.

mercoledì 17 settembre 2008

L'otto per mille

Potrei dare la mia opinione a riguardo, e potrei parlare per un paio di giorni. Invece preferisco limitarmi a segnalare il link di un articolo di Bispensiero che ne parla meglio di quanto potrei fare io.
Buona lettua a tutti, e fatene tesoro!

Qualcosa è cambiato
Bispensiero - Wednesday 17 September 2008

domenica 31 agosto 2008

Ancora cambiamenti

Tutto si evolve, si modifica, e io nel mezzo dovrei prendere appunti e imparare dai miei sbagli, invece sono sempre impreparato quando si arriva alla fine. E la cosa peggiore è che stavolta sono totalmente artefice del mio destino, sono "vittima e assassino"; ma per quanto qualcuno l'abbia già cantato, e per quanto io sia già passato di qui, non ho saputo sfruttare l'esperienza.
In sintesi cambia la gente intorno, variano gli equilibri e le relazioni, si modificano i punti di riferimento e cambiano le persone a cui destinare i propri pensieri, ma non muta mai la fine delle cose.

Quante stagioni ancora cambieranno
quante domande ancora torneranno
quanti ricordi ti ricorderanno

quante serate ancora passeranno
quanti sistemi per trovare sonno
solo 3 gocce per dormire a fondo
cercando 1000 risposte

cambiano le cose tutte intorno a te ogni giorno che c’è
cambiano le stelle, cambiano con me ogni notte che c’è
cambierò la pelle ad tutti i miei perchè...

quante occasioni abbiamo dato perse
crediamo solo verità diverse...

Sembra strano tornare a fare gli stessi ragionamenti di meno di un anno fa, anche se restano due sostanziali differenze: è diversa la persona al centro di tutto, ed è diversa la mia posizione. Ma in entrambi i casi me la sono cercata e stavolta meno di prima posso tentare di discolparmi. Imparerò prima o poi.

venerdì 22 agosto 2008

Silenzio di fine estate

Oggi è un giorno blu, di quel blu "noia-malinconia" che quando con la coda dell'occhio lo vedi ai bordi delle tue giornate cerchi subito qualcosa da fare per allontanarlo; e così prendi la chitarra, o giri i canali della tv, o chiami qualche amico e ti precipiti fuori.
Oggi no, oggi mi lascio avvolgere e cullare da questo senso di dolce letargo. Intorno solo ovattato silenzio. Ogni tanto emerge solo il fischio della metro che mi ricorda che da qui passa la ferrovia, passa ma non si ferma. E come la metro anche i miei pensieri oggi passano senza fermare, e quando ne noto qualcuno in avvicinamento che inizia a rallentare gli faccio segno di proseguire oltre, che oggi non è il caso di pensare.
Al massimo oggi potrebbe essere un giorno buono per chiamare qualcuno, proprio perché non ho la forza di pensare. Se il mio lato istintivo decidesse di prendere il telefono non ci sarebbe nessuno a fermarlo, mi lascerei agire senza valutare costi e benefici, un puro lancio senza rete.
Pau avrebbe detto che «oggi è un giorno pallido. Non ho fatto niente, le idee sbiadiscono...», e allora le lascio sbiadire anche io e torno ad immergermi in questo silenzio che non incontravo da alcuni mesi, forse è un preludio all'autunno, ma spero di no.

mercoledì 6 agosto 2008

Si parte (2)

La valigia si è chiusa, la cerniera ha fatto un pò di resistenza ma alla fine ho vinto io. Eppure non ho messo molte cose, lo spirito pratico ha avuto il sopravvento. Mi porto lo stretto necessario, e tra queste cose c'è l'odore di casa mia, che va bene andare, ma non ci si deve mai dimenticare del punto di partenza. E poi mi porto me stesso, i miei cappelli, il mio carattere, la mia rinnovata voglia d'estate e tutto quello che ho imparato su di me negli ultimi mesi, e chissà che non impari altre cose prima che arrivi l'autunno...

Lascio invece tante cose che per un motivo o l'altro non posso (o non voglio) portare con me.
Lascio gli sbagli fatti in passato che mi aspetteranno qui quando tornerò.
Lascio tutti i sospesi, che in quanto tali, resteranno in attesa a tempo indeterminato.
Lascio alcuni amici che so già che mi mancheranno, e le sbronze non saranno le stesse.
Lascio il libretto universitario, che tanto il tempo per riempirlo lo troverò prima o poi; e con lui tutti i libri, che sono già sottolineati, ora mi tocca impararli.
Lascio la chitarra, ma mi porto i suoi segni sulle dita; e tanto domattina ne comprerò una nuova per l'occasione.
Lascio le mie aspettative sul futuro, perché la vacanza non è il momento ideale per pensare a domani.

E poi lascio te, e se ti stai domandando se parlo proprio di te... Si, sei tu, quella in cui ho sempre creduto. Non vorrei dirlo, ma mi mancherai. Intanto perché è la prima volta che passiamo l'estate lontani (e senza cattiveria reciproca è la prima volta che ammettiamo che ci piace l'estate... che cosa significherà?); e poi perché a parte tutto quello che sei stata per me nel tempo, sei e resterai sempre la mia migliore amica. A settembre ci racconteremo dei nostri viaggi, ma probabilmente non sarà lo stesso; mi sarebbe piaciuto averti con me domani e mi sarebbe piaciuto farti compagnia quando partirai, per condividere quello che ci porterà questa vacanza. Ma come hai già detto tu, tutte le scelte che abbiamo fatto finora si sono rivelate giuste, quindi sicuramente questa andrà con le altre.

Come ultime cose lascio questa pagina per te, nel caso in cui avrai tempo per leggerla, e l'augurio che la tua estate possa essere memorabile; per quel che mi riguarda farò il possibile per potermela ricordare a lungo, e l'inizio è già stato promettente.

Questa non è notte per guardare il soffitto, quindi attacco un pò di musica, mi stendo a letto e mi riposo un pò, che quando riaprirò gli occhi sarà il momento di andare.

martedì 5 agosto 2008

riflessioni...

Da alcuni mesi faccio troppo, dico troppo, penso troppo poco e soprattutto non mi fermo mai. Stasera ho un lieve calo di tensione, quel tanto che basta per respirare un attimo, prepararmi alle prossime giornate e darmi il tempo di scrivere due righe.

La chitarra come sempre aiuta, sono io il coglione che spesso me lo dimentico e la lascio muta nell'angolo. Ma appena la sveglio si capisce subito che è perfetta per farmi rilassare. Metto l'amplificatore al minimo, l'effetto giusto e i pensieri partono più veloci delle dita sulla tastiera. Resto sempre la solita pippa, il tempo non migliora nè la tecnica nè l'espressione, ma questi sono inutili dettagli che non cambiano il contesto e il risultato...

E stasera i pensieri mi hanno portato un pò di malinconia, qualche istante di tristezza, ma in generale sono stati piacevoli. Come direbbe Rino ho pensato "alle mie donne, quelle passate e le presenti le ricordo appena...", frase azzeccata.

Ho pensato soprattutto a una, piccola e lontana, che si sta passando l'estate lavorando e mi manca da diventare scemi. Sono sempre troppo impegnato per dirglielo, o magari sono cose che si sottintendono, ma ora che non c'è farei qualsiasi cosa per averla qui e poterla semplicemente abbracciare.

Poi c'è chi invece mi rende ancora felice perché, in mezzo ai normali alti e bassi, mi sembra ancora serena e questo è tutto quello che importa. Ogni tanto sembra che il mondo intorno possa sommergerla, ma ogni volta ne esce con le sue forze. Nella mia testa c'è sempre la speranza che tutto possa andarle meglio di come sta andando (non sono mai contento, lo so), ma io non posso fare nulla a parte stare a guardare dagli spalti, sarà compito suo coccolarsi e aiutarsi, e io ho sempre creduto in lei, per questo sono tranquillo.

Infine...
Infine ho lasciato quei pensieri che ancora non so leggere pienamente. Per ultime ho lasciato le sensazioni contrastanti che scaturiscono dal ricordo di chi ha saputo risvegliarmi quando sembravo non essere in grado di vedere quello che avevo intorno; ha saputo distrarmi quando la situazione richiedeva una forza che non avevo; ha saputo farmi stare bene quando (è inutile negarlo) avevo bisogno di dimenticare ferite dolorose. E ha fatto tutto senza chiedere nulla. Però mi ha anche spaventato con la prospettiva di qualcosa che non so accettare, che non ho la maturità per capire nè il coraggio per affrontare, almeno non ora. Lei è quella che non ho capito, che forse non capirò mai e che probabilmente rimpiangerò. Lei è quella che mi ha letto dentro come se mi conoscesse da sempre e invece sa poco più del mio nome. Prima di Lei solo chi aveva passato la vita accanto a me sapeva leggere certe sfumature, e ne ero contento perché mi sentivo al sicuro. Ora sono combattuto tra la voglia di vedere quanto ancora saprà stupirmi e il terrore di capire quanto potrebbe farmi male. Un giorno forse avrò la risposta.

Anche stavolta temo di aver scritto più di quanto dovevo... ma tant'è. Le dita porteranno ancora per un pò i segni delle corde, a futura memoria di una serata di sfogo che nei prossimi giorni non potrò nè vorrò ripetere. Ma prima che sia domani colgo l'occasione per tornare a controllare che il soffitto sia sempre lì...

mercoledì 30 luglio 2008

Si parte (1)

Come tutte le attese anche questa sta finendo, resta solo l'ultima ora che sto facendo passare scrivendo qui. Poi finalmente la partenza. Non è ancora la "vacanza" vera e propria, ma giusto un'antipasto, un'anticipazione di quello che sarà. Però ugualmente non manca nulla: Amici, Mare, Alcool. C'è tutto.
Gli amici sono quelli di sempre, quelli di una vita, gli unici che vorrei con me in un viaggio. Il mare è il migliore che conosco e so che non mi deluderà nemmeno quest'anno, basterà trovare le spiagge giuste e sarà fatta. All'alcool ci stanno pensando gli altri, e se li conosco so cosa prenderanno!

E quindi si stacca tutto, si spegne il telefono, si accende la macchina e si sparisce, anche se solo per un pò. La preparazione psicologica l'abbiamo già fatta con un paio di settimane di "grattarcela", ora si mettono in pratica gli insegnamenti dei saggi! Ormai non ho più nulla da dire, il borsone è pronto e ho messo dentro tutto, sto lasciando a casa solo i discorsi lasciati in sospeso e tutto quello che ancora non mi è chiaro, perché in questo mese che sta arrivando non voglio nessun pensiero in testa, solo divertimento. Ai discorsi sospesi ci si penserà a settembre, se non sarà troppo tardi. Altrimenti non ci penserò più. Alle cose che non mi sono chiare invece ci penserò col tempo, perché forse settembre sarà ancora troppo presto per capire...
Bene, l'attesa adesso è definitivamente conclusa. Parto.

giovedì 17 luglio 2008

Dettagli

Gli occhi color caffé, e come i fondi del caffé, più li guardavo e meno capivo cosa nascondevano.
La cascata nera di capelli che mi confondeva ogni volta che mi ci trovavo sotto.
La nuca sottile dalla quale non sapevo distogliere le labbra.
La consapevolezza di chi sa l'effetto che suscitano i propri movimenti.
Il profumo della mattina, il risveglio lento e il caffé.
L'allegria che contagia chiunque ti stia vicino.
L'espressione pensierosa di quando stai per prendere una decisione.
La semplicità con cui indossi qualsiasi cosa, e il mio stupore nel notare che qualsiasi cosa indossi resti incredibilmente bella.
La voce che mi ha stregato più volte e che mai ho sentito arrabbiata o triste, tranne l'ultima volta.

Ecco i dettagli che ricorderò di te.

E' stato bello incontrarsi, e grazie per aver fatto un pezzo di strada insieme a me. Però forse non cercavamo le stesse cose, oggi io non sono pronto a cambiare i miei programmi e non ti chiederei mai di cambiare i tuoi; quindi è giusto che ognuno continui da dove si era interrotto, per non prenderci in giro. Magari ci rivedremo in altre situazioni e potremo anche decidere di percorrere insieme un tratto di strada più lungo, o magari no, non lo posso sapere. Ma spero di aver lasciato anche a te qualcosa come tu hai fatto con me.

giovedì 10 luglio 2008

Un altro giorno è andato...

E anche oggi è passato, altre 24 ore alle spalle e un giorno in meno da aspettare.
Oggi é stata una giornata strana; tanta noia, anzi troppa noia. Poca voglia di studiare e un immenso desiderio di vacanza. Un pò mi secca dirlo, ma probabilmente hanno influito anche i 9 giorni di 'quasi' silenzio. Potrei farmi sentire io, ma sono orgoglioso, e poi non voglio distrarti visto che almeno tu stai macinando materie!

Anche il mare oggi non era un granché. Cioè, bello come sempre e strapieno di gente, ma c'era ancora quella piccola stonatura in sottofondo. Magari dopo il 21 riusciremo a eliminare anche quel rumore per potercela godere al meglio.

PS: Al concerto ormai ho rinunciato (segno del cambiamento?). Lui poi si è invecchiato, ha sostituito «gambe e fiato finché vuoi» con un «pomeriggio spompo di domenica» (l'età che avanza?); e poi che cazzo, ci sono cresciuto con la grinta positiva di quei vecchi album, e ora che "mi sento in diritto di sentirmi leggero", se ne esce con questo "suo pensiero" che taglia le gambe proprio quando non serve. Però un colpo buono se l'è uscito ugualmente, forse è uno degli ultimi, quindi ne approfitto e te ne lascio un pezzo scritto qui:

portami dove mi devi portare
africa asia o nel primo locale
fammi vedere che cosa vuol dire partire davvero
portami dove non posso arrivare
dove si smette qualsiasi pudore
fammi sentire che cosa vuol dire viaggiare leggeri

sei sempre così il centro del mondo
il viaggio potente nel cuore del tempo andata e ritorno

portami ovunque
portami al mare
portami dove
non serve sognare
chiedimi il cambio
solo se devi
sei brava a guidare
e dopo portami oltre che lo sai fare
dove sparisce qualsiasi confine

Con questa chiudo anche per stasera, e domani ho un altro giorno da far passare. I libri sono sempre lì, il mare continua ad aspettare; ma tu sbrigati, che qui mi annoio! 'Notte.

venerdì 4 luglio 2008

Voglia di vacanza

Ancora una volta mi inviti a scrivere, perché è da tanto che non lo faccio; tecnicamente non è vero, ma ovviamente so cosa intendi. Come al solito vinci tu e qualcosa da buttare su queste pagine la trovo sempre. Inoltre ora che non ci sei ho più tempo libero, e prima che la noia mi uccida ne approfitto per riempire un altro post.

Ultimamente non ho avuto motivi per scrivere, la verità è che sto bene così, e quando sto bene non ho voglia di scrivere, piuttosto ho voglia di uscire. La realtà è che non ho nulla da dire, i pensieri per ora puntano sempre verso il mare, lo sai. Penso alle vacanze, al mare, alla sabbia, alla chitarra nuova. Che sia giorno o notte poco importa, ma voglio essere lì. Penso a quando staccherò e prenderò le distanze da questi primi sei mesi del 2008; spero di rivederli con maggiore chiarezza quando sarò davanti al mare, spero che il mare possa aiutarmi dove tutto il resto ha fallito.
Ogni tanto mi capita ancora di pensare a qualcosa che appartiene al passato e che si è rotto, qualcosa che non sai e di cui forse un giorno ti parlerò, qualcosa che per me rimane incompiuto, come una bellissima partita piena di azione che però finisce 0 - 0, come un bel film con un finale banale o come il cocktail di Teresa! Per fortuna però subito dopo penso alla possibilità di venirti a trovare presto, e al programma di una vacanza ancora in via di sviluppo, e sono nuovamente felice come un bambino la sera del 24 dicembre.

Penso ai prossimi mesi e aumenta l'impazienza dell'attesa e la voglia di far passare presto questi giorni che mi separano dalle mie vacanze. Non ho altre parole da piazzare su questo fondo blu, mi viene in mente solo una canzone:

Lo vedi cielo e mare si confondono
e a tutte le domande mi rispondono,
la senti quella strana sensazione
è come quando canti una canzone,
di quelle che ti han fatto innamorare
mentre la chitarra continuava a suonare.
il sapore del sale, la pelle più calda del sole.

Gli ombrelloni, la pioggia che diventa mare e un bacio sulle scale,
la sabbia che ti scotta i piedi e dove vai stasera?
Magari al bar centrale
No che c'è troppa fila.

Lo vedi cielo e mare ci confondono
e tutte quelle stelle che ci osservano,
restiamo più vicini a raccontare
l'inizio e poi la fine di un amore.
Di quello che si è spinto troppo al largo,
di quello che è rimasto sulla riva
e che fa ancora male, comunque ne è valsa la pena.

Gli ombrelloni, la pioggia che diventa mare e un bacio sulle scale,
la sabbia che ti scotta i piedi e dove vai stasera?
Magari al bar centrale
No che c'è troppa fila.

Ti porterò al Tequila
e ti offrirò da bere,
e poi, magari in riva al mare
aspetteremo il sole.
magari in riva al mare
aspetteremo il sole.

Sono ancora loro (mi sa che dovremmo cambiare cd, che dici?), ma è proprio l'atmosfera che cerco e che vorrei avere intorno adesso. Spero che arrivi presto, intanto continuo a sognare...

martedì 1 luglio 2008

Silvio il magnaccion (Funk Talking)

Sempre dagli attivissimi ragazzi di Bispensiero, un video satirico con la registrazione dell'intercettazione Berlusconi-Saccà, ovvero il magnaccione e il lecchino.

I dialoghi sono veramente imbarazzanti, un piccolo estratto:
Berlusconi: «Socialmente mi han scambiato per il Papa»
Saccà: «e appunto... lei è amato nel paese, glielo dico senza nessuna piaggeria. C'è un vuoto che lei compre anche emotivamente»

Per non parlare dell'opera di "piazzamento" di vallette&affini con lo scopo di «avere la maggioranza in senato» (testuali parole del Berlusca), veramente una figura barbina!
Buona visione.

lunedì 23 giugno 2008

Petizione contro gli errori del CSM

Dal sito di bispensiero viene data notizia della proposta del Consiglio Superiore della Magistratura di nominare Capo della Procura Generale della Corte di Appello di Messina il dott. Antonio Franco Cassata. Se seguite il link vedrete che non è esattamente un esempio per i suoi colleghi. Per questo motivo Sonia Alfano e Salvatore Borsellino hanno promosso una petizione per fermare tale nomina.



Diamo prova che, oltre a lamentarci di ciò che non va, sappiamo anche partecipare ad un'azione collettiva che cerca di cambiare quello che, chiaramente, è sbagliato. E ringraziamo chi quotidianamente si impegna per risvegliarci e farci sapere come vanno realmente le cose.

venerdì 20 giugno 2008

Una canzone per te

Hai già avuto il coraggio di convincermi a cantarla, pur conoscendo le mie abilità canore. So che ti piace e so di averla distrutta con la mia interpretazione. Il minimo che possa fare per farmi perdonare è dedicartela per iscritto:

Questa notte rimango qua
per sapere la verità
per convincermi che sarà
una notte fantastica...
Questa notte io ci sarò
per rifletterci ancora un po'
e domani ti sveglierai
e mi troverai là...


Quando il giorno ripartirà
mi farò trascinare via
e so che non mi fermerai
perchè tutto sarà follia.
Ma la notte ripasserà
ho scoperto la verità
e domani ti sveglierai
e mi troverai là...

Buon week-end, finalmente un pò di relax, te lo meriti. A presto!

lunedì 16 giugno 2008

Oggi solo pensieri leggeri...

Che mare oggi, che cielo, che aria leggera ed estiva. Allora è vero, l'estate è qui dietro, e le giornate sono più lunghe già da un pò, ma io me ne sono accorto solo da poco. Questo giugno è stato davvero un gran bel mese, e sono fiducioso nelle 2 settimane che verranno. Intanto per oggi mi merito una gran doccia e tanto relax per riassaporare e fissare in testa le ultime cose che sono successe.

E' tornata la sera
dopo un giorno perfetto
io mi metto un disco e guardo il soffitto.
Sale un filo di fumo di pensieri leggeri,
sono solo un giorno più vecchio di ieri.
Stare bene fa bene,
...
Da domani è domani
e mi piace la mia età
questa vita è in diretta
va imparata mentre va.
Stare bene fa bene,
nelle notti di luglio,
con una ragazza che dice ti voglio.

La giornata è stata bellissima, potrei abituarmici, ma sarebbe un peccato, e comunque so che c'è ancora tempo prima di rischiare l'abitudine, quindi sono tranquillo. Nulla è scontato e tutto si rivela imprevedibilmente diverso dal passato e dalle mie aspettative. In questa fase la filosofia attendista non serve e non potrebbe funzionare, quindi non aspetterò nulla, ma stasera si stacca, stasera mi riposo, non prendertela.

E da domani é domani, senza progetti, senza aspettative. Eviterò di fare le cose in previsione di un risultato, non forzerò i miei comportamenti per piacere a nessuno, anche perché ho scoperto che non serve. Sarò semplicemente quello che mi verrà al momento, e spero che sia lo stesso per te finora ha fatto stare bene entrambi, quindi perché cambiare. A presto.

Il tempo lavora per me

Forse il tempo delle attese è finito, forse sto iniziando a capire il meccanismo, inizio a vedere come gira e come si fa a farla girare. Da alcuni giorni sto iniziando a godermela senza pensarci troppo, senza fare progetti o analizzare come potrebbe andare. Che duri tanto o poco non importa, io mi prendo tutto quello che posso adesso, poi troverò qualche altra cosa che mi faccia stare bene.

In passato il tempo ha lavorato contro di me erodendo quello che cercavo di costruire; ora invece è chiaro che lavora per me regalandomi qualcosa ogni giorno e contemporaneamente cancellando qualcosa che non mi va più di ricordare, ma non so per quanto lo farà, quindi invece di continuare a stare a guardare me ne vado fuori e me la vivo così come viene. Per tutto il resto, per quello che si deve fare ma non mi va di fare, per gli obblighi, per i noiosi doveri, per tutto questo avrò tempo in futuro, ora ho solo 24 anni e sta arrivando l'estate. In inverno avrò tempo per tutto il resto...

mercoledì 11 giugno 2008

Marco Travaglio: sulle intercettazioni

potete essere d'accordo con lui oppure no, ma per poterne parlare si deve almeno ascoltare cosa ha da dire. L'intervento potrà sembrare un pò lungo (ma almeno meno noioso dei servizi propagandistici del TG4) , ma perdete alcuni minuti della vostra giornata e al termine tirate le somme. Buona visione.


martedì 10 giugno 2008

Sono ancora qui

Mi sono appena svegliato, e quando ho iniziato ad avere un pò di coscienza di me, ancora ad occhi chiusi, mi sono fatto le classiche domande che ci si fa in queste situazioni: che ora è? in che anno siamo? in quale continente mi trovo? (ok, ammetto che ero parecchio rincoglionito); poi mi sono ricordato tutto.

Un'attesa di due mesi si è trasformata in 30 ore spettacolari. E' stato fantastico tornare adolescente ed assaporare la bellezza di una passeggiata a Mondello; non mi succedeva più da tantissimo tempo. E' stato magnifico tenere tutti i pensieri e i problemi fuori dalla portata della mia mente almeno per un giorno. E' stato divertente renderci conto solo stamattina che non avevamo cenato. E' stato divertente tutto quanto, non ridevo così tanto per motivi così inutili che quasi non mi ricordo l'ultima volta che è successo. E' stato tutto più di quanto credevamo, più di quanto ci aspettavamo, forse addirittura troppo, ma per ora va benissimo così.

E' stato anche spossante, lo ammetto... e stamattina andare all'università è stato un vero dramma, ma almeno a me è andata bene, ho cazzeggiato coi colleghi e ho dormito in auletta. Tu hai appizzato un esame e mi dispiace, ma è stato bello ritrovarti sorridente oggi pomeriggio come se non fosse successo nulla, ero pronto a trovarti in piena depressione e invece mi hai spiazzato nuovamente; quando la finirai di fare esattamente il contrario di quello che mi aspetto? E comunque: McDonald sa far passare qualsiasi delusione :)

Come vedi, giusto per contraddirmi, ti sto riscrivendo da qui, ma non posso fare altrimenti, fino a sabato non posso scriverti lì, devi almeno aggiornarlo prima... é anche vero che fino a sabato non leggerai questo post (ok sono un coglione, colpa mia), ma ormai sto scrivendo e finisco; anzi, direi che per stasera ho finito. Aspetto sabato per leggere cosa pensi tu :)

P.S.: Stavo dimenticando: lo stato di grazia continua, sei proprio fortunata...

giovedì 5 giugno 2008

Stato di calma apparente...

Si, è vero! Me l'hai fatto notare solo per prendermi per il culo (come sempre), ma è proprio così: vivo uno strano stato di quiete, una calma che non mi apparteneva più da un pò. Cos'è cambiato? Non lo so, dimmelo tu.

Giusto per dirne una: è strano parlarti da qui, non l'ho mai fatto e fino a poco tempo fa non avrei mai pensato di farlo... manco sapevo se avevi un pc ('-.-). E poi, in generale non è mia abitudine parlare direttamente senza giri di parole o sottintesi; Comunque le cose cambiano. Per tua sfortuna mi hai conosciuto in un periodo in cui gli sbalzi umorali erano il minore tra i miei problemi. Ho rischiato di perdere ogni possibilità di conoscerti meglio, ma alla fine è andata diversamente e mi sta bene così. (Questo non ti autorizza a dire "hai visto che era come dicevo io?", non permetto quasi a nessuno di dirmi "avevo ragione io", e tu ne devi mangiare di pane ancora... ^^).

Ovviamente non ho idea di quanto durerà questo stato di grazia, ma me la godrò finché posso, e prometto di avvertirti in tempo quando tornerò ad essere acido, pungente, irritante, scontroso... non ricordo più di cos'altro mi hai accusato, ma hai capito il senso. In più stavolta sai cosa aspettarti, quindi mi aspetto da te una pronta ed efficace reazione.

Un'ultima cosa: ti-pare-a-te che ci fai l'abitudine, eh? Questo post è un caso sporadico (forse unico), nato unicamente da una serie di circostanze e coincidenze fortuite e difficilmente ripetibili, praticamente una congiunzione astrale. Quindi accontentati di quanto sono stato in grado di scrivere e non pretendere altro dalla mia scarsa capacità espressiva. In fondo credo che stai imparando a conoscermi...

giovedì 22 maggio 2008

When you cried I'd wipe away all of your tears
When you'd scream I'd fight away all of your fears
I held your hand through all of these years...

lunedì 19 maggio 2008

Effetto nebbia

Effetto nebbia... non alla tv, ma sullo schermo del computer.
Giornata alienante, passata tra righe di codice. Non voglio dire che non mi sia piaciuto; è sempre bello quando quello che scrivi poi funziona, ma avevo detto che non l'avrei fatto più. Come sempre mi smentisco, giusto per non annoiarmi.

E il risultato è l'effetto nebbia; gli occhi che si rifiutano di distinguere se quello che leggo sono semplici parole oppure comandi; il cervello che inizia a confondere i linguaggi; la mente che inizia a vagare... e chi si ricorda più cosa stavo facendo?

Mi ci vorrebbe una nuova notte per pensare, o magari proprio per non pensare a nulla, solo stare a guardare il soffitto con la musica che suona e sfuma lentamente. Ma stavolta non posso, domani mi tocca alzarmi presto, ricomincia la settimana. Purtroppo.

Ma l'ultima cosa che ho fatto è proprio la funzione random del player, quindi almeno qualche canzone me la ascolterò anche stasera. E poi un pò di musica mi evita di pormi sempre le stesse domande; mi evita la frustrazione di cercare sempre quelle risposte che so che non arriveranno; mi evita di ricordarmi che tanto non cambia nulla; le domande restano, le risposte non sono mai quelle che cerchi, non sono quelle che ti aspetti né quelle che vorresti. Vado a guardare il soffitto...

giovedì 15 maggio 2008

Dietro ogni blasfemo c'è un giardino incantato

Ammetto le mie colpe: fino a qualche giorno fa non ero ancora riuscito a trovare il tempo per ascoltare la versione di Morgan di "non al denaro, non all'amore, né al cielo"; ora però ho un pò di tempo libero e mi sono deciso ad ascoltare l'intero disco in cuffia... Beh, un capolavoro, soprattutto in "un malato di cuore"; mi secca quasi dirlo, ma è migliore dell'originale.

Però coverare un intero disco di Faber non è roba semplice, e "un blasfemo" non ha la stessa forza amara della versione di De André; dura unminuto in più, ha un'ottimo arrangiamento, ma la voce non è quella... mi dispiace. Quindi faccio partire la canzone e mi vado a mettere a letto, l'ascolto mentre controllo il soffitto.


mercoledì 14 maggio 2008

sempre in attesa...

Una vita in attesa, ma si può continuare così? Sempre lì ad aspettare, un giorno dopo l'altro. E quando il giorno finisce continui ad aspettarne un altro, anche se sai che é raro che qualcosa si muova.

E allora continuo. Aspetto che il prefetto mi dica quanto tempo si terrà la mia patente; poi aspetto che quel tempo trascorra; e intanto aspetto l'autobus... E continuo ad attendere. E quando aspetti il tempo diventa lento, lentissimo. E poi ad un certo punto inizi anche a dimenticare cosa stai aspettando... era una data? Era un appuntamento? Era una persona? Si, forse io stavo aspettando una persona, ma non so più chi sia o se sia mai esistita realmente. Non so se quella che continua a telefonare sia quella che aspetto oppure se ho ragione quando dico che dovrei cambiare numero. E in tutto questo resto in attesa, qualcosa accadrà.

Vado ad aspettare il futuro sul mio letto, così intanto continuo il mio solito controllo del soffitto, che magari stavolta a furia di guardarlo finisce che si muove davvero.

Il trasporto pubblico palermitano

Da un paio di settimane sono anche io un pedone, colpa di un autovelox; e sto imparando le dura vita del pedone... oggi ho appreso una lezione importante: se vivi a Palermo, non fidarti dei mezzi pubblici!

Oggi pomeriggio dovevo andare in piazza principe di Camporeale, le opzioni erano metro o autobus; abitando davanti la fermata della metro di Cardillo sembra una scelta facile, peccato che la metro in direzione centro ferma a Cardillo solo una volta al giorno, alle 6.55! Niente paura, vado con l'autobus, tanto non è difficile: 628 fino allo stadio e da lì 106 fino alla piazza. Scendo alle 16, Arrivo allo stadio intorno alle 17 e aspetto... aspetto... ASPETTO... Finché mi rompo le palle e vado a chiedere informazioni al tizio nel gabbiotto, e scopro che la linea 106 ha cambiato percorso e non fa più capolinea allo stadio, ma a piazza Sturzo. MA CHE CAZZO SIGNIFICA? Non si cambia percorso a un autobus, che poi capita che ci sia qualche coglione a cui serve e non sa come cazzo uscirne! Ma non mi arrendo, prendo il 101 fino al Politeama e poi da lì il 106 fino in piazza. Al ritorno stessa storia, solo che gli autobus decidono di non passare per più di tre quarti d'ora, quindi finisce che ne faccio un pezzo a piedi, poi prendo il primo che passa e arrivo a casa alle 21 passate. E appena rientrato mi domando: ma è possibile che per fare 12km scarsi ci vogliono quasi 5 ore coi mezzi pubblici? Avrei fatto prima a farmela a piedi, e avrei anche fatto un pò di moto e risparmiato 2 euro di biglietti.

Insomma: TRASPORTO PUBBLICO 1 - VICIO 0

E se tutto va bene mi spettano altre due settimane di martirio, se tutto va male saranno 2 mesi e 2 settimane. Il panico mi assale. E come se non bastasse devo anche andare a pagare il fottutissimo pass per poter girare in questa cazzo di città, che offre ai suoi cittadini tutte le alternative alla macchina; quindi mi sembra giusto e corretto che se voglio continuare a inquinare almeno devo pagare qualcosa a quest'ottima amministrazione, che ci regala il miglior servizio pubblico d'Europa, che Parigi e Londra se lo sognano la notte!

Torno a controllare il soffitto và... e la prossima volta invece di andare a votare brucio il seggio, che l'anarchia potrebbe essere una valida alternativa, tanto peggio di così...

martedì 13 maggio 2008

Resta poco, resta nulla... peccato


Ci sono mille problemi seri da affrontare, tutti lì che aspettano con lo sguardo torvo e l'espressione che dice "e allora? a me non ci pensi mai?"; poi ci sono anche le persone... tornano in città e richiamano, visto che sono schiffarato... Purtroppo al momento ho una soglia d'attenzione davvero bassa, e la volontà non si presenta al lavoro da alcuni mesi, quindi i problemi rimangono accatastati in un angolo, ma é troppo noioso mettersi a ragionare sulle cose. Ho passato troppi anni ragionando e credo di aver esaurito la disponibilità cerebrale, almeno per un pò.

Ma fra tutte le cose a cui dovrei pensare ce né una che non sono riuscito a lasciarmi totalmente alle spalle. Ho pensato, riflettuto, ponderato, ho usato tutti i sinonimi possibili ma la soluzione non è arrivata ugualmente... poi la folgorazione! Ad un tratto mi sono reso conto che stavo riflettendo su qualcosa che si stava sgretolando, non ricordavo nemmeno perché ci stessi perdendo tanto tempo; non ricordavo quasi più nulla, soprattutto non ricordavo le sensazioni, i sentimenti, le emozioni che mi dava quella situazione. E il problema si è risolto da solo: non avevo più nulla a cui pensare. Mi resta solo quel mio, ormai costante, retrogusto amaro per aver perso qualcosa che in passato mi aveva dato molto, anche se ora non ricordo più che cosa fosse.

In conclusione ora posso mettere da parte almeno un problema, gli altri dovranno aspettare ancora un pò, perché in fondo non è cambiato niente, sono mesi che applico alla vita i puntini di sospensione e non smetterò adesso...
Torno a controllare il soffitto, non si sa mai...

domenica 11 maggio 2008

Narrazione in continuo divenire

La vita è una storia. Si, stanotte ne sono certo: la vita è una storia! Molto spesso è noiosa come può esserlo qualcosa che si ripete sempre uguale a se stessa, giorno dopo giorno... poi ad un tratto succede qualcosa e tutto cambia; nulla è più uguale a niente, ogni giorno nuovi pugni allo stomaco e subito dopo appaganti momenti di estasi...

La vita è una storia, ma è in continuo divenire; non si può sapere dove ti porterà o come andrà a finire. Vorrei la sfera di cristallo, e giuro che sono disposto a pagare per averne una funzionante; si, proprio io che fino a qualche mese fa affermavo di credere solo a ciò che avesse una spiegazione logica, scientifica e razionale, ora chiedo una sfera di cristallo, e magari una bella zingara che mi legga la mano... ho cambiato binario, treno e stazione, e non ho idea di dove finirò.

La vita è una storia, ma non puoi andare a leggere l'ultima pagina o il risvolto di copertina per avere un'idea della trama. E non puoi nemmeno fidarti della prevedibilità dello scrittore, perché non c'è uno scrittore dietro, ma il Caso, e lì non hai armi per giocarci contro. Infinite variabili, innumerevoli gesti, azioni persone, che con una decisione possono cambiare totalmente il corso della storia; a volte basta davvero poco: scegliere la busta A o la B, dire SI oppure NO, o magari non dire nulla... ogni decisione presa o non presa cambia per sempre quello che sarà, ma non si può sapere prima dove portano le scelte; si può immaginare, ipotizzare, ma non si possono tenere in gioco tutte le variabili, e prenderlo in culo è un attimo... E allora che fare? Me lo chiedo da un pò, ma naturalmente non ho risposte.

Magari mi butto a letto e continuo a pensarci ancora un pò, intanto controllo che il soffitto resti immobile sulla mia testa e che i led rimangano accesi anche stanotte...

venerdì 9 maggio 2008

Una notte per pensare



Una notte per essere confuso,
una notte per controllare che il soffitto sia ancora lì,
per guardare la stanza attraverso la luce dei led,
per pormi domande a cui non ho risposte,
una notte per pensare...

una notte per aspettare che sia giorno,
una notte di minuti che passano lentamente,
per darmi il tempo di rendermi conto che non so uscirne,
ma continuerò a sbatterci la testa,
una notte per capire...

una notte per rivedere altre notti,
altre notti in cui riuscivo a non pensare,
in cui c'era chi sapeva distrarmi e farmi stare bene,
qualcuno che ho allontanato e qualche volta mi chiedo ancora perché,
una notte per ricordare...

una notte per cercare una verità,
una notte che inevitabilmente mi allontana da qualsiasi verità,
una notte per maledire una telefonata che mi ha costretto a pensare,
una telefonata che ha cancellato il lavoro di una settimana,
un'altra notte passata in bianco...

mercoledì 16 aprile 2008

ACCONTENTATI

La situazione non è buona, tutto cambia perché nulla cambi, l'aria di rinnovamento resta solo aria, mai che diventi qualcosa di più concreto, le "facce nuove" sono quelle di gente che ha da tempo superato "il mezzo del cammin di nostra vita" e sopratutto di nuovo hanno solo il simbolo del partito (che amarezza). Ma in fondo alla gola il retrogusto amaro ci accomuna tutti... e noi palermitani abbiamo anche una amara ironia che ci contraddistingue, amara ma perfetta per disegnare la realtà...

Se non avete capito quello che sto tentando di dire, accontentatevi del lavoro di quattro ragazzi palermitani che hanno messo il loro (e nostro) pensiero in forma digitale per essere condiviso da tutti.


martedì 1 aprile 2008

Sovrapposizioni e confusione...

Qualcuno mi aiuti a svuotare il cervello, perché è evidente che io non ne sono capace. Ho provato a farlo, in parte volontariamente, in parte inconsapevolmente. Inizialmente sembrava funzionare, intere notti col cervello posato da qualche parte con la spina staccata, poi mattinate con un sorriso ebete stampato in viso e un buon sapore in bocca... ma alla lunga il risultato è stato davvero deludente, anzi ho finito per complicare le cose.

Troppe immagini che si sovrappongono, visi che si confondono, emozioni e sensazioni che finiscono per assomigliarsi e mischiarsi nella mia testa, sapori e profumi che non riesco più a distinguere, e altri che so di aver perso e non riesco a ricordare. E in fondo a tutto questo un retrogusto amaro che mi ricorda che un pezzo importante ormai è perduto, e quello che mi resta non so ancora quanto vale, nè se sarà in grado di ricompensare quello che mi son lasciato alle spalle.

Confusione allo stato puro, e un misto tra smarrimento, rimorso e paura di continuare a sbagliare le scelte future. Ma l'aspetto peggiore di tutto questo è che sono sempre più convinto che qualsiasi decisione possa prendere sarà comunque sbagliata. Rischio di perdere tutto quello che ho, o almeno quello che mi è rimasto; e per non sentirne troppo la mancanza rishio di buttarmi su qualcosa di nuovo, che però non so quanto potrà durare e quanto potrà darmi... o in alternativa potrei rovinare ugualmente tutto quello che mi è rimasto, restando aggrappato a qualcosa di ormai inesistente ma che forse rifiuto di accettare come tale.

E a prescindere da quello che farò, mi porterò dietro il rimorso per non aver fatto nulla quando potevo; per non aver capito niente quando ero ancora in tempo; e l'amarezza di aver visto tutto chiaramente solo quando ormai non potevo fare più niente, che serve solo a dirmi "se potessi tornare indietro ora saprei cosa fare"... ma in fondo vivrei più sereno se non avessi questa consapevolezza.

Insomma, a conti fatti i dubbi regnano nella mia testa e la notte non porta consiglio, ormai non lo fa più da tempo. Le prospettive future sono nebbiose in ogni caso e lasciano intendere che su qualche muro sbatterò, resta solo da vedere quale sarà il muro in cui mi andrò a schiantare sperando di non farmi troppo male.

Un'aspirina per favore, mi scoppia la testa!

domenica 30 marzo 2008

La Malinconia - Luca Carboni

Da alcuni giorni non ho più molte parole per descrivere quello che mi sta intorno o che mi passa per la testa, quindi ho evitato di scrivere per un pò. Nemmeno stasera ho un granché da dire, perché ancora non sono riuscito a convertire in periodi di senso compiuto i pensieri che ostruiscono la mia mente, ma si avvicinano alla melodia di una canzone...


lunedì 17 marzo 2008

Omaggio dovuto

In effetti ieri non ho fatto caso che era la Domenica delle Palme, altrimenti avrei ascoltato un'unica canzone per tutte le 24 ore, ma oggi mi faccio perdonare con un dovuto omaggio al grande De André:

La domenica delle salme
gli addetti alla nostalgia
accompagnarono tra i flauti
il cadavere di Utopia
la domenica delle salme
fu una domenica come tante
il giorno dopo c'erano i segni
di una pace terrificante
mentre il cuore d'Italia
da Palermo ad Aosta
si gonfiava in un coro
di vibrante protesta


Un omaggio a lui, alla sua musica e a quello che ci ha lasciato... disillusione compresa...

Mal comune mezzo gaudio

Nelle ultime due settimane (o forse negli ultimi due mesi) ammetto di aver un pò esagerato, troppo alcool, troppo divertimento, troppi afterhour, poca palestra e poco studio, anzi praticamente non ho studiato per due settimane di fila!

Ma così non può andare avanti, e quindi, sotto l'occhio inquisitore di mia madre che mi "implorava" di rimettermi al passo, ieri sera ho fatto la solenne promessa: da domani riprendo a seguire le lezioni. E come gesto di buona volontà ieri sera non ho messo piede fuori casa...

Le intenzioni come sempre erano ottime, le azioni si sono rivelate inferiori alle aspettative: mi sono addormentato e sono rimasto a casa... Per distrarmi decido di andarmi a leggere Blackboard (sto facendo pubblicità a titolo gratuito... mi aspetto un ringraziamento :) ) e cosa leggo? Alcuni deputati del parlamento europeo sono crollati addormentati sulle note dell'Inno alla Gioia di Beethoven, suonato per festeggiare il cinquantenario del parlamento stesso. Ecco la notizia che mi risolleva il morale: se lo fanno loro che problemi mi pongo io?

A questo punto ho la strada spianata per diventare europarlamentare, e sono quasi tentato di rimettermi a letto, giusto per fare un altro pò di pratica per il mio futuro lavoro.

lunedì 10 marzo 2008

It's a wonderful life!

Sono ormai parecchi giorni che la frase "it's a wonderful life" è presente nel mio messaggio personale su MSN, ma finora forse non ho ancora avuto il tempo di fermarmi a riflettere su quello che mi ha portato a scriverlo.

Prima fra tutte la consapevolezza di aver ritrovato amici che, per colpa dei miei comportamenti, ho rischiato di perdere. Per fortuna erano, e sono, veri amici, che non hanno dato peso al passato.
Poi ci sono anche le nuove amicizie, una marea di gente nuova che sta riempiendo la mia rubrica telefonica e le mie serate... c'è un'amica che conosco da poco ma sembriamo separati alla nascita, e prometto che un giorno l'accompagnerò in Africa! :) C'è un nuovo gruppo che sembra essere nato per caso ma è già pieno di potenzialità. Ci sono le serate passate insieme che finiscono ormai quasi sempre all'alba... o addirittura moolto dopo l'alba; ci sono le sbronze colossali che ogni tanto servono... ci sono le domeniche passate a suonare al Foro Italico e i cannoli espressi del bar Touring. Ci sono le chiacchierate in macchina di Peppe, Peppete o Claudio fino a quando fa giorno; ci sono le cene dalla Biunna che finiscono sempre il giorno dopo... e poi ci sono tantissime altre cose che non lascio scritte qui perché ci vorrebbe troppo tempo.

Ecco perché sono sempre più convinto che sia una vita meravigliosa, perché non so quanto durerà (e non voglio nemmeno pormi il problema), ma finché durerà mi impegnerò a godermela al massimo!

Per fortuna questo periodo è talmente pieno di novità che non ho la possibilità di fermarmi a pensare ai problemi, e spero che duri il più a lungo possibile.

domenica 2 marzo 2008

Dipende tutto da te... per fortuna!

Credo di essere sulla buona strada per creare un buon rapporto con te. Come sai non riesco a vedere niente di più lontano di una settimana, ma ti conosco, e forse stavolta posso sbilanciarmi un pò di più, anche perché in questo caso non ho nulla da chiedere in cambio.

In realtà qualcosa in cambio mi è già arrivata: ho ritrovato la bellezza di un pomeriggio passato tra amici. E' durato solo un paio d'ore ma è stato davvero un bel pomeriggio, nonostante la mia voce stonata e il dolore alle gambe :)

Per il resto il mio unico piccolo rammarico è che l'aiuto che posso darti io è lo stesso aiuto che può darti un amico qualsiasi, quindi appena finito il bel pomeriggio resta tutto sulle tue spalle, e a quel punto dipende soltanto da te. Ma sono contento di vederti ogni giorno più forte e più determinata, quindi è una fortuna che dipenda tutto da te, posso stare tranquillo.

pensa a te, pensa a te
dovunque sei
al centro tu, accendi il tuo domani
con gli occhi con le mani
con tutti i giorni che avrai

rispettalo il tuo tempo
distinguiti sul campo
afferra il tuo momento... io ci sarò

che mondo è
pensa a te, solo a te
dovunque sei
al centro tu, accendi il tuo domani
con gli occhi con le mani
con i giorni che avrai

dovunque sei
io ci sarò, con gli occhi con le mani
non scivolare via dal tuo domani

Aggiornamento:

Come è giusto che sia, non appena dico una cosa vengo subito smentito. Ma non importa. Il mio modo di vedere le cose non cambia, quello che provo per te non verrà modificato dal fatto di vederti oppure no, l'affetto è qualcosa che matura col tempo e per fortuna il tempo non lo può intaccare. Ti auguro di riuscire sempre a seguire il tuo istinto e di avere sempre la forza per non cadere sotto inutili cattivi pensieri. Mantieni sempre la tua lucidità e la determinazione che hai dimostrato di avere e non potrà andarti male nulla.
Se cambi idea sai che qui trovi sempre un amico sincero. Ma se non ti vedrò tornare allora saprò che stai bene e che hai fatto la scelta giusta, come sempre, quindi sarò felice per te. Per il resto non cambia nulla, continua a dipendere tutto da te... per fortuna!
Buona vita micia.

martedì 26 febbraio 2008

Versione instabile in fase di test

Tempo fa ho capito che era necessario cambiare qualcosa, anzi me l'ha fatto capire qualcuno, io come sempre ero troppo lento per arrivarci da solo. Comunque sia ho iniziato a lavorarci, e ho iniziato proprio dal primo problema che ho notato, cioé la lentezza a capire quando qualcosa non va...

Inizialmente ti accorgi che l'attuale versione ha qualche falla, qualche piccolo bug che alla lunga diventa fastidioso, quindi cominci a modificare alcune righe di codice, e ogni modifica ne porta altre e altre ancora fino quasi a renderti irriconoscibile.
Poi arriva la parte più dura: il testing.
Ci vai cauto prima di fare stronzate che non puoi riparare, allora parti con la versione 1.1 Beta e noti con piacere che funziona senza troppi dolori, anche se soffre di repentini sbalzi d'umore, e questo è un bel problema del cazzo!
Nuove modifiche, stavolta un pò più radicali, attacchi direttamente il sistema emozionale, tagli via alcuni pezzi che possono creare conflitto e torni a provare la versione 1.2 Beta, ma il problema in parte rimane, è latente e spunta nei momenti più imprevisti, quindi anche questa versione ha bisogno di ritocchi.

Serviva qualcosa in grado di inibire il problema e ad un certo punto ho trovato la soluzione: indirizzare maggiori risorse al sistema muscolare, quindi la mia nuova versione prevedeva l'iscrizione in palestra: così è iniziata la fase di test della versione 1.3 Beta.

Dopo due settimane di lavoro mi sono trovato davanti qualcosa che poteva anche andare avanti stabilmente, quindi ho iniziato a sperare. Quasi un mese di prove mi ha convinto che avevo fatto un buon lavoro, e così é nata la versione stabile 2.0.

Purtroppo il primo problema è nato subito, ancora sto studiando cosa è andato male, quale parametro è fuori asse. Purtroppo appena avrò capito la natura del problema sarò costretto a ricominciare tutto da capo...
Inizia la fase di test della versione 2.1 Beta... e spero che stavolta vada meglio.

venerdì 22 febbraio 2008

Ho ancora la forza!

Notte insonne... Tensione preesame? Sinceramente non credo, sarebbe la prima volta in 5 anni.
Invece è stata una notte di pensieri, una notte di bilanci e considerazioni. Tutto sommato non penso di aver sprecato queste ore, anche se un pò di riposo prima di un esame non fa mai male... Però quando arriva il momento di tirare le somme non puoi rimandare, devi sbatterci la testa e devi uscirne con una soluzione.

La soluzione è arrivata, e stamattina la sveglia mi ha trovato sorridente. Sono soddisfatto di quanto ho tra le mani adesso, non ho rimpianti nè rimorsi per quello che mi è scivolato tra le dita e non ho saputo trattenere e soprattutto sono contento di poter dire che la mattina mi alzo dal letto sempre col piede sinistro... quello giusto. La vita spesso sa pensarci da sola a ripararsi e riportarti nuovamente al centro della carreggiata, e mi sa che stavolta ha lavorato magnificamente...

Come sempre ho bisogno delle parole di una canzone per dire quello che io non saprei dire:

Ho ancora la forza che serve a camminare,
picchiare ancora contro per non lasciarmi stare
ho ancora quella forza che ti serve
quando dici: "Si comincia !"

Abito sempre qui da me,
in questa stessa strada che non sai mai se c'è
e al mondo sono andato,
dal mondo son tornato sempre vivo...

E ho ancora la forza di chiedere anche scusa
o di incazzarmi ancora con la coscienza offesa,
di dirvi che comunque la mia parte
ve la posso garantire...

Ho ancora la forza di non tirarmi indietro,
di scegliermi la vita masticando ogni metro...

E ora vado a prendermi quest'altra materia...

Aggiornamento delle 16.30:

Avevo ragione a sentirmi positivo stamattina, la materia è andata. Dopo anni di inseguimenti finalmente gli ho strappato un 25! (ok, poteva andare meglio, ma anche mooolto peggio visti i precedenti, quindi me la godo e non ci penso più!).

mercoledì 20 febbraio 2008

Vale sempre la pena!

Ci sono certe sere...

Questa frase ormai l'ho citata tante di quelle volte che non serve completarla, ma più passa il tempo e più mi torna in testa... e sono sempre più convinto che vale sempre la pena di viversi la vita, anche quando arrivano le famose sere che non ce la fai, perché tanto sai che prima o poi, in qualche modo che adesso non sai, o non puoi vedere tutto andrà nuovamente a posto. Non serve portarsi dietro dei rimorsi o pentirsi delle proprie azioni, l'importante è averle vissute.

Probabilmente cambieranno alcuni punti di riferimento, magari cambierà il rapporto che hai con qualcuno o imparerai a vedere alcune persone con occhi diversi, smetterai di fare caso alle cicatrici che hai di sopra e andrai avanti... insomma, imparerai a crescere.

Ho imparato sulla mia pelle che la cosa più importante è fare il primo passo, che è anche la cosa più difficile... ma appena si raggiunge la consapevolezza che ogni sofferenza è inutile allora è fatta!

In fondo basta ricordarsi che prima o poi arrivano certe sere belle da morire...

lunedì 18 febbraio 2008

Occasioni perse...

C'è che passi settimane in attesa di un evento, di qualcosa che sappia dare una svolta. Poi arriva, ma non è così semplice come te lo aspetti, anzi è talmente complicato che devi trovare qualcos'altro, una nuova occasione che serva per dimenticare entrambe le situazioni precedenti.

Poi succede che anche questa nuova occasione si presenta, te la trovi davanti e stavolta è esattamente come la cercavi, semplice, veloce e senza implicazioni.
E allora perché me ne sono andato? Per colpa di un cazzo di principio, per colpa di troppe immagini sovrapposte, di troppe sensazioni che mi portavano altrove, di troppi pensieri che non avrebbero dovuto esserci in quel momento... ...e menomale che doveva essere una cosa semplice.

E allora non mi resta altro che mandarmi a fanculo e
provare un pizzico d'invidia per chi è riuscito a sfruttare le occasioni che gli sono venute senza pensare ad altro, godendosi unicamente il momento presente... Forse la differenza rispeto a me è che lì c'era un coinvolgimento che io non riesco ancora a trovare.
Continuo a cercare...

venerdì 15 febbraio 2008

Equilibrista senza rete

in bilico
tra santi che
non pagano
e tanto il tempo
passa e passerai
come sai tu
in bilico e intanto
il tempo passa
e tu non passi mai...

é un gioco d'equilibrio continuo, ogni momento può arrivare una sferzata di vento che ti spinge da un lato o dall'altro, e tu lì in mezzo a fare di tutto per restarci su quella cazzo di fune che ti hanno detto di attraversare. Perché non l'hai deciso, ma ti ci sei trovato sopra, qualcuno ti ha dato una bella spinta in avanti e ora non puoi far altro che cercare di arrivare dall'altro lato senza farti troppo male.
Che fare? Arrendersi? buttarsi di sotto, che tanto prima o poi ci finisci lo stesso, almeno così lo decidi tu? Oppure fottersene di tutto e continuare come se avessi i piedi su un bel parquet caldo e comodo?
Io non ho ancora deciso, ma intanto vado avanti cercando di compensare gli squilibri (sarà che sono bilancia, ci sono portato all'equilibrio), e soprattutto evitando di guardare giù, anche se lo so che la rete non c'è.

giovedì 14 febbraio 2008

Valentine's day


So now you're gone, and I was wrong
I never knew what it was like, to be alone
On a Valentine's Day...

Dopo tutti questi anni mi è quasi impossibile ricordare un San Valentino passato da solo, ma domattina dovrò fare i conti con questa nuova sensazione...
Non voglio essere ipocrita, quindi non nego che in fondo mi fa piacere essermi svincolato
"dalle convinzioni, dalle pose e dalle posizioni"; una parte di me è contenta di essersi sganciata dalle consuetudini e dalla costrizione di dover festeggiare qualcosa che, se fossi stato una persona migliore, avrei dovuto festeggiare ogni giorno, senza aspettare una ricorrenza...

Però c'è un'altra parte di me che (ne sono certo) domani non portà fare a meno di pensare ai 14 febbraio degli anni passati, non riuscirò a tenere lontano il pensiero di lei, anche se ormai è più un'immagine ideale che non una persona reale, perché la persona reale (importante e splendida!) é sempre più lontana da quella che ricordo. Probabilmente finirò a paragonarla con chi adesso mi sta intorno, e anche se lei resterà sempre al di sopra di tutto il resto, farò ugualmente inutili accostamenti e arriverò a inutili conclusioni, ma anche questo servirà a farmi chiudere definitivamente un bel pezzo di vita passata. Questa e le ricorrenze che verranno in futuro serviranno a sigillare tra i ricordi quello che ancora si ostina a presentarsi come vita quotidiana, ma che non lo è più.

Spero fortemente nell'effetto catartico degli avvenimenti futuri, e auguro buon San Valentino a tutti gli innamorati, proprio a tutti!

martedì 12 febbraio 2008

Una risata ci salverà

Sembra quasi incredibile il potere terapeutico della risata.

Sono una di quelle persone che superano tutto con una battuta idiota e una viscerale e istintiva risata; ultimamente però ne stavo perdendo il gusto, rischiavo di dimenticare l'importanza di sdrammatizzare.
Ho fondato la mia capacità di restare in piedi, sotto i colpi della vita, sulla velocità delle mie sinapsi di mettere insieme una frase tanto stupida da far ridere me e chi mi sta intorno...

Poi però è arrivato un colpo più forte (arriva a tutti prima o poi), quel colpo che ti fa perdere la voglia di ridere e soprattutto ti fa dimenticare che c'è sempre un motivo per farlo. Ho smesso di fare battute e trovavo insulse quelle che sentivo in giro.

Mi sono detto: devo crescere, altrimenti continueranno ad arrivare colpi che non saprò gestire...

Mi sono dato un consiglio del cazzo.

Ho passato notti insonni per cercare di capire, e poi ho capito che il problema era proprio lì: NON devo crescere, altrimenti smetterò di trovare divertenti le cose intorno a me e tutto sarà troppo difficile, troppo pesante, troppo doloroso.
Con questa consapevolezza sono tornato ad analizzare gli ultimi momenti della mia vecchia vita, forse le mie risate non erano più le stesse di una volta, forse lei non si divertiva più come una volta, oppure io non sapevo più farla divertire... insomma stavamo crescendo e ci stavamo intristendo.
Ricordo una sua frase: "sembriamo una coppia sposata", cazzo che espressione triste, che frase brutta, che immagine deprimente... ma in fondo aveva ragione. Stellina... è sempre stata più brava di me a capire le cose, e io mi ostinavo ancora a non crederle...

Ora è tutto diverso, ora lei é felice, vive per un'emozione nuova (e spero con tutto il cuore che sia nuova e rinnovata ogni giorno della sua vita) e io sono tornato bambino, ho scoperto una libertà che avevo perso senza sapere di averla mai avuta, e che ho ritrovato senza averla mai chiesta né cercata, l'ho avuta in cambio di qualcosa che valeva di più, ma ora che c'è non posso certo sprecarla.

Ho riassaporato la grandiosità di una risata lunga un'intera nottata, l'esplosione adrenalinica di una sonora risata tra amici che ti parte dallo stomaco e non ti lascia finché non si indolensiscono le mascelle, lo spettacolo di ridere senza un motivo, solo perché è bello così.

E poi le cazzate colossali che si fanno da ragazzini, cose che frantumerebbero qualsiasi briciola di dignità residua, ma che scatenano un'inarrestabile ilarità... quelle cose che poi dopo anni finisci sempre per ricordarle quando riincontri gli amici con cui le hai condivise, e che fanno nascere nella testa della ragazza che ti sta accanto (e che sente quella storia per la prima volta) sempre lo stesso pensiero: ma era così cretino prima di conoscermi?

Beh, spero di poter sempre dire in futuro: Si, ero così cretino e ne vado fiero, almeno io mi sono divertito prima di diventare vecchio.
Quando fra 35 anni qualcuno mi chiederà: "che hai fatto in tutti questi anni?" io non voglio rispondere come Noodles: "sono andato a letto presto." (piccola citazione, chiedo venia).
Mi dispiace solo che per un certo periodo della mia vita avevo dimenticato tutto questo e mi stavo lasciando invecchiare, anche se c'era chi mi diceva di stare attento... ma sono sempre stato così: le cose le capisco solo dopo averci sbattuto contro. Mi ci sono rotto la testa, ma ne sono uscito, anche se l'ho pagata pesantemente.

La conclusione a cui sono arrivato é che ogni giorno possono capitarci delle cose in grado di rompere l'equilibrio che ci costruiamo, eventi in grado di portarci alla follia se non sappiamo difenderci, e la difesa migliore è una risata, un gesto semplice che riesce ad allentare la pressione sul cervello e può farci vedere la vita da un'angolazione migliore... insomma: é il bambino che abbiamo dentro che ci impedisce di impazzire, e sta a noi evitare che muoia prematuramente.

Ci sono quelle sere
belle da morire
dove puoi giocare invece di dormire
quando ci si sente
piccoli per sempre....

venerdì 8 febbraio 2008

Sempre criptica...

Ho un'amica che ama scrivere, che sa scrivere, scrive benissimo, scrive su tutto con chiarezza e precisione, è pungente e ammaliante, quando leggi un suo articolo nn stacchi gli occhi finché non leggi la sua firma in fondo.
Ma quando si tratta di lei... a quel punto diventa criptica... dice le cose che pensa tra le righe di frasi generiche, lascia molti sospesi, troppi punti di sospensione (beh, quello lo faccio anch'io...), lasciando a chi legge, a chi vuole starle vicino, di interpretare i suoi pensieri.
Chi la conosce da tanto dovrebbe capire quello che voleva scrivere ma non ha scritto, purtroppo però io finisco sempre per capire male (eppure la conosco davvero da tanto!).

Se mi stai leggendo:
Parli di finire un libro e chiuderlo, ma io ero sicuro che quel libro l'avessi già chiuso... quindi ovviamente non ho capito a cosa ti riferisci. E se il libro che ti dà pensieri è un libro nuovo non credo che tu voglia già chiuderlo e metterlo di lato... ecco come finisce quando chiedi di leggere tra le righe... i miei pochi neuroni sono più confusi di me :)
Spesso in passato sei stata come un libro aperto, magari lo sei ancora adesso, solo che ora scrivi in una lingua che proprio non capisco, ho bisogno di un interprete!!!!

Comunque... la caffeina di notte non fa bene, non basta per studiare ma è perfetta per farti rigirare nel letto in mezzo a mille pensieri. Io ho recentemente imparato che le cose alla fine si sistemano sempre, anche se tu non vuoi, quindi devi solo aspettare. La dolcezza di cui parli arriverà, anche se adesso la intravedi confusamente tra tanti problemi e situazioni nuove. Il mio unico consiglio è di non tentare di raggiungerla correndo, si rischia di cadere e farsi molto male... aspetta che sia lei a raggiungerti. Forse arriverà insieme a chi ti è vicino adesso, o magari sarà qualcuno che ancora non conosci a farti sentire bene. Non chiuderti al mondo ma non buttarti senza rete... e Buona Vita!

giovedì 7 febbraio 2008

Di nuovo una brutta nottata...

In passato ho sbagliato i miei comportamenti, ho sbagliato le mie valutazioni, ho fatto quello che non dovevo e non ho fatto quello che dovevo. Ma per fortuna si può imparare dai propri errori, e giuro che d'ora in poi le mie decisioni avranno un solo scopo: massimizzare la mia serenità. Quindi non farò mai più nulla per qualcuno che non sia "IO", e se le mie scelte mi porteranno danni e dolori me la prenderò solo con me stesso, ma non avrò il rimpianto di aver lasciato che qualcun altro abbia deciso per la mia vita.

L'ultimo errore che ho fatto è stato credere che fosse possibile mantenere un buon rapporto con una persona che per me ha significato più di qualsiasi altra, che mi ha stravolto la vita nel bene e nel male, e che temo che non smetterò mai di amare e di considerare unica. Ho sbagliato nuovamente, pensavo che se avessi imparato a mettere di lato il mio rancore e mi fossi focalizzato sulla sua felicità avrei potuto salvare il meglio di una vita passata insieme... ma non ho considerato che "la mia felicità" poteva dare fastidio... Bene, se esistono decisioni dolorose io sto per prenderne una che mi farà male, ma sembra necessaria: non posso mantenere un rapporto con chi mi rovina la prima giornata felice dell'ultimo mese, anche se questo significa rinunciare alla persona più importante della mia vita.

Erano un paio di settimane che non avevo bisogno di alcool, ma stasera sono dovuto uscire per allagare ogni cellula del mio cervello... non intendo più ridurmi come un mese fa e farò l'impossibile per fare in modo che la tranquillità, la serenità, il benessere, la felicità di ieri notte possano durare il più a lungo possibile. Se questo può essere un problema per qualcuno è meglio che se ne stia il più lontano possibile da me, perché sono intenzionato a far male a chiunque provi a togliermelo!

Bestemmierei in Gaelico se solo conoscessi la lingua, non posso credere che il rancore che ero riuscito a cancellare con dedizione e impegno sia rispuntato tale e quale nel tempo di una telefonata... anzi, a essere sincero ora sono anche incazzato e oltre al rancore sento un odio pesante e crescente; ci vuole sadismo per rendere inutili gli sforzi di una persona che tenta di ritrovare la propria serenità. Io credevo di averla trovata, e nel giro di un solo giorno credo di averla di nuovo persa, e non per colpa mia. Stanotte andrà così, ma da domani farò in modo di passarle in compagnia le notti che verranno, in compagnia di chi saprà farmi stare bene, e vaffanculo a tutti gli altri.

mercoledì 6 febbraio 2008

ancora pezzi...

I pezzi si stano riattaccando...
Spesso succedono cose, si fanno azioni, si subiscono scelte e decisioni che ti mandano in pezzi quello che avevi costruito con impegno e sudore... Si, posso dirlo: ti mandano in pezzi la vita.
Però poi capita che succedano altre cose che rimediano ai danni fatti, che tu lo voglia o no. Magari tu te ne vuoi stare ancora un pò a pensare, a rimuginare, ma le cose ti travolgono e allora tanto vale lasciare fare al caso, o forse al destino (per chi ci crede)...

I pezzi si stanno riattaccando...
L'aspetto gradevole è che lo stanno facendo senza il mio intervento: avvicinano i bordi, combaciano perfettamente, si saldano, in piena autonomia... e così un altro pensiero è stato cancellato, e io ho semplicemente preso atto di quello che è successo, mi sono tolto un peso, e posso dedicarmi ad altro...
L'aspetto strano è che man mano che i frammenti si riuniscono la visione d'insieme non è quella di partenza, ma un'immagine totalmente nuova.
Da bambino mi capitava con la Lego. I miei nonni mi compravano il super-mega-giga-iper camion che tanto desideravo... lo costruivo... poi lo guardavo un paio di giorni... poi lo smontavo e coi pezzi facevo tutt'altro, e ogni volta mi rendevo conto che il risultato finale era migliore di quello di partenza. Ora sta succedendo una cosa simile...

I pezzi si stanno riattaccando...
Ora mi resta solo da aspettare di vedere come andrà a finire... e magari metterci un pò di mio per cercare di far andare tutto per il meglio questa volta...

I pezzi si stanno riattaccando...

sabato 2 febbraio 2008

Pezzi...



You promised me the sky
Then toss me like a stone
You wrap me in your arms
And chill me to the bone

So I, I won't be the one
Be the one to leave this
In pieces...

venerdì 1 febbraio 2008

that was just a dream...

Stamattina non c'è stato verso di svegliarmi, ho dormito tanto... troppo, decisamente troppo.
Ma non volevo smettere, spesso i sogni sono meglio della vita reale.

I thought that I heard you laughing
I thought that I heard you sing
I think I thought I saw you try

But that was just a dream...

Ora purtroppo sono definitivamente sveglio.
Mi sa che adesso mi tocca andare a studiare... bella prospettiva per la giornata.

giovedì 31 gennaio 2008

Grazie per avermi insegnato l'incoerenza

Ci sono quelle sere
che sono più dure
dove serve bere via le paure
e dentro ci si sente
piccoli per sempre....

Ci sono quelle sere
belle da morire
dove puoi giocare invece di dormire
quando ci si sente
piccoli per sempre....


I giorni della vita non sono mai uguali... per fortuna. Ci sono momenti che ti strapperesti il cuore dal petto per il dolore, e l'unica cosa che puoi fare è allagarti lo stomaco e non pensare; e altri momenti che vorresti non passasserò più, vorresti che si espandesssero, che diventassero anni; purtroppo per poterne capire la bellezza devi prima starci male, altrimenti non la noti la differenza.

Stasera ho riguardato il post di martedì e ho scoperto che in poco più di un giorno ho cambiato idea... sarà perché quando l'ho scritto avevo attraversato una di quelle brutte sere, oppure sarà che dopo tutto il tempo passato con te ho imparato la nobile arte dell'incoerenza (chi pratica lo zoppo... ...ma forse lo zoppo ero io), fatto stà che stanotte andrò a dormire finalmente sereno dopo tanto tempo. Non che abbia fatto nulla di particolare, ma forse per una mezz'oretta ti ho aiutato a distrarti un pò da qualsiasi cosa ti stesse riempendo la testa... insomma, sono stato utile a qualcosa, o meglio, ho fatto l'unica cosa che in passato mi faceva sentire utile: starti vicino e aiutarti per come posso, per quel poco che sono in grado di fare.

Ti ho sentita spesso dire che sei stata troppo dipendente da me, ma in realtà è tutto il contrario. Sono io che col tempo mi sono assuefatto a farti da sostegno, anche quando non ne hai avuto più bisogno, e sono io che ho finito per essere dipendente da te. Me ne sto rendendo conto adesso che non ho più modo di farlo, ma riuscivo a dare un senso alla mia giornata solo se potevo esserti d'aiuto in qualche modo, anche nelle cose più insignificanti, tipo accompagnarti a lavoro, o starti ad ascoltare quando avevi voglia di sfogarti, o sostenerti alla vigilia di un esame, o spronarti quando gli ostacoli ti sembravano troppo grandi o tu ti sentivi troppo piccola...

La telefonata di stasera mi ha fatto piacere, certo un pò d'imbarazzo si sentiva in sottofondo, ma è stato bello riuscire a farti sorridere un pò, sentirmi nuovamente utile. Forse domattina cambierò idea, ma spero di riuscire ancora a sentirmi utile. Spero di poterci essere ancora per te in qualche modo. Spero di avere la forza di trovare un compromesso tra i sentimenti contrastanti che continuano ad alternarsi qui dentro. Spero di avere il coraggio di imparare a starti vicino in un modo nuovo, di imparare a guardarti con occhi diversi... e spero che qualcosa rimanga di tutto quello che abbiamo creato insieme. Spero anche che non ti sia annoiata troppo a leggere...

...e infine spero di riuscire finalmente a farmi una bella dormita fino a domani.

martedì 29 gennaio 2008

buongiorno

Anche stamattina la sveglia ha suonato...
Anche stamattina ero già sveglio...
Anche stamattina ho aperto gli occhi e ho pensato: "Grazie! Grazie per l'ennesima giornata di merda che dovrò passare!"

E poi, mentre sono sotto la doccia, mi domando se si può contemporaneamente odiare una persona e sentirne la mancanza. Se si può, allora mi manchi. Se non si può allora forse non ti odio, ma in compenso odio tutto quello che ti piaceva, a cominciare dai gatti, e questo mi dispiace.

Forse non sei riuscita a comprendere pienamente quanto male mi hai fatto, ma io so per certo che tutto ciò che si fa poi lo si ripaga. Io non ti sono stato abbastanza vicino e lo sto pagando così, etu in qualche modo dovrai rispondere di tutto questo, è una legge d'equilibrio, quindi quartìati.

Ah, stavo dimenticando: Buona giornata!

lunedì 28 gennaio 2008

Tra curve e spigoli...

La funzione random stasera mi ha regalato due canzoni per l'ennesimo (inutile ma terapeutico) post. Non sapendo scegliere, li metto entrambi:

Stavo bene, stavo accomodato li
in equilibrio tra curve e spigoli
Credevo di essere meno sensibile
ma e' successo a noi...
e' successo a noi...

...e ovviamente non è successo nulla di gravole; sicuramente banale, ma non per questo meno fastidioso.
Poi, Giusto per non farci mancare nulla:

Destinati a perdersi
in spazi troppo piccoli
in pezzi che non puoi
riappiccicare
e ritrovarsi stupidi
spenti e poco utili
trascinandosi...
le gambe tremano.
Destinati a scivolare
in un vuoto che fa male
in pezzi che non puoi riappiccicare...

Tanto per capirsi sono due pezzi dei Negrita, ma so che lo sai.
Buonanotte...

sabato 26 gennaio 2008

Noia!

Ma si può a 24 anni rimanere da solo a casa il sabato sera???? A quanto sembra si può.

Fino a qualche settimana fa c'eri tu e quindi stare solo di sabato era un problema che non mi ponevo nemmeno lontanamente; ora hai deciso di cambiare i tuoi programmi e così hai deciso di cambiare anche i miei, e io devo trovarmi un'alternativa... finora l'ho trovata, ma stasera il risultato è che sono qui a scrivere.
Eppure gli amici non mi mancano, o meglio, non mi mancavano, ma per una serie di congiunture ne ho abbandonati molti nel corso degli anni... li ho abbandonati anche perché preferivo passare il mio tempo con te. Ho fatto una scelta e purtroppo, come già ti ho detto, ho sbagliato scegliendo di investire gli ultimi 8 anni con te, ne ho avuto in cambio solo la perdita di alcune amicizie, una montagna di ricordi bellissimi (che rivisti oggi fanno malissimo) e un sabato passato davanti al computer.
Quasi quasi ascolto un pò di musica...


Quando indietro non si torna quando l'hai capito che
che la vita non è giusta come la vorresti te.
Quando farsi una ragione vorà dire vivere
te l'han detto tutti quanti che per loro è facile.
Quando batte un pò di sole dove ci contavi un pò
e la vita è un pò più forte del tuo dirle "ancora no"
quando la ferita brucia la tua pelle si farà.

Sopra il giorno di dolore che uno ha....


...e mentre la musica và, io aspetto che arrivi il giorno e che finalmente torni a battere un pò di sole da queste parti, così magari lo supero definitivamente questo cazzo di giorno di dolore...

venerdì 25 gennaio 2008

Solo due parole per sfogarmi...

Sono certo che non mi risponderai, ma hai detto che leggi queste pagine, quindi continuo a parlarti da qui, non perché io abbia cose davvero importanti da dirti (ormai non ho più nulla di "davvero importante" da dire), ma solo perché la razionalità mi è d'aiuto solo finché ho qualcosa da fare, ma appena mi fermo mi ritrovo per forza a pensarti, quindi tanto vale sfogare scrivendo... è un modo come un altro per tenere impegnato il cervello...

Sono uscito anche stasera, e mi sono appena ritirato, e ho anche bevuto come al solito. Ma non lo faccio perché preferisco uscire coi miei amici mentre con te non uscivo perché mi annoiavo, lo faccio solo perché la sera non posso stare a casa, altrimenti impazzisco, ho bisogno di uscire per non pensare, e se poi qualcuno può riaccompagnarmi a casa allora ho bisogno anche di rincoglionirmi di alcool.
Ecco come sto, ecco come supero le giornate da quando non ci sei, ed ecco perché mi sono incazzato quando per telefono mi hai detto che "se ti sei ripreso dopo due giorni allora vuol dire che sta bene anche a te". No, a me non sta bene, sono felice per te, so che non posso sperare in un ritorno, so che non esiste più la persona che amo e quindi me ne faccio una ragione... ma la sera non ce la faccio.

Mi passerà, come mi passa tutto, ma mi servirà ancora un pò di tempo, e soprattutto mi servirà un'altra persona a cui dedicare il mio tempo. E stavolta non rifarò gli stessi sbagli: le dedicherò ogni minuto, le starò accanto ogni istante, non sarò mai più stanco e non avrò mai più un impegno l'indomani mattina.
Credo di esserci stato sempre ogni volta che tu hai avuto bisogno, ma ho scoperto che non basta, avrei dovuto esserci anche quando non lo chiedevi. Ho sbagliato, ma ora ho capito, tutto questo mi è servito per capire, mi dispiace aver sprecato 8 anni prima di farmelo entrare in testa, vorrà dire che la prossima persona che incontrerò sarà più fortunata di te e dovrà ringraziarti per avermi fatto cambiare.

Forse ho scritto troppo, e se leggerai queste righe magari ci starai male come ti è successo al telefono, ma ti giuro che mi sono trattenuto, e poi che sfogo sarebbe altrimenti? Non ce l'ho con te, lo sai, ma sapere che sei convinta che in fondo lo volevo anche io mi fa sclerare. So che non importa e non cambia nulla, ma per me è fondamentale che tu ti convinca che io avrei continuato a stare con te, e che per me questo è un inferno, il fatto che ci sia passato su dopo pochi giorni non vuol dire che non ci stia male (infatti come vedi la notte sono qui che ti scrivo), se di giorno sono tranquillo è solo perché posso distrarmi, ma poi ci ripenso e ricomincio da capo...

Probabilmente rileggendo tutto a mente fresca mi renderò conto che ho scritto senza un senso logico, ma ho scritto di getto e ho ancora un pò di alcool in circolo, quindi non è importante la forma, ma credo che il messaggio sia passato e soprattutto mi sono sfogato, quindi buonanotte e sogni d'oro amore mio.

AGGIORNAMENTO - ore 05.08

Nulla, stanotte non c'è verso di dormire, e giusto per non farmi mancare nulla sono andato a rileggere il tuo blog (tra l'altro: perché non l'aggiorni? è solo un suggerimento :) ) e ho letto il post del 1° maggio... Sono queste le cose che la razionalità non riesce a controllare, non c'è pensiero razionale che riesce a spiegare come cambino le cose, quello che dicevi sulla persona più importante, sui sogni di vivere in centro a Roma, sullo spettacolo di una città resa unica dal fatto di esserci insieme... Se non ricordi più vai a rileggere, io non lo scorderò. E ora, se ci riesco, vado a dormire. Nuovamente Sogni d'oro amore mio.

mercoledì 23 gennaio 2008

Il punto della situazione...

Rieccomi attanagliato dalle scadenze universitarie, ma ora che ho finalmente consegnato le tasse d'iscrizione almeno ho un pensiero in meno... Inoltre, tristemente puntuale come la pesantezza di stomaco dopo un kebab, ecco tornare il periodo di esami, e come al solito mi riduco all'ultima settimana a dover completare il programma di tre materie...

Da anni ormai non passa esame senza che io, Claudio e Danilo ci ripetiamo "adesso iniziamo subito le prossime, così non finiamo assicutati", e naturalmente non facciamo nulla fino alle ultime settimane. Stavolta però sembra che qualcosa sia stata fatta: abbiamo finito il programma di chimica con dieci giorni d'anticipo sull'esame, per le altre ci arrangeremo.
Comunque, a futura memoria (cioé per il giorno in cui l'esaurimento nervoso sarà oltre il limite di guardia): oggi posso dirmi soddisfatto del punto a cui sono arrivato, da domani si vedrà.

lunedì 21 gennaio 2008

...Curve nella memoria...

Il "pensierino della sera" di oggi viene da una canzone di De Gregori datata 1992:

...[andando] per certi angoli del presente,
che fortunatamente diventeranno curve nella memoria.
Quando domani ci accorgeremo che non ritorna mai più niente,
ma finalmente accetteremo il fatto come una vittoria.


Mentre cerco di apprendere a pieno il saggio insegnamento, torno ad ascoltarmela in cuffia...