Credo che ci voglia un dio ed anche un bar,
ma dovendo scegliere opterei per il bar

giovedì 22 maggio 2008

When you cried I'd wipe away all of your tears
When you'd scream I'd fight away all of your fears
I held your hand through all of these years...

lunedì 19 maggio 2008

Effetto nebbia

Effetto nebbia... non alla tv, ma sullo schermo del computer.
Giornata alienante, passata tra righe di codice. Non voglio dire che non mi sia piaciuto; è sempre bello quando quello che scrivi poi funziona, ma avevo detto che non l'avrei fatto più. Come sempre mi smentisco, giusto per non annoiarmi.

E il risultato è l'effetto nebbia; gli occhi che si rifiutano di distinguere se quello che leggo sono semplici parole oppure comandi; il cervello che inizia a confondere i linguaggi; la mente che inizia a vagare... e chi si ricorda più cosa stavo facendo?

Mi ci vorrebbe una nuova notte per pensare, o magari proprio per non pensare a nulla, solo stare a guardare il soffitto con la musica che suona e sfuma lentamente. Ma stavolta non posso, domani mi tocca alzarmi presto, ricomincia la settimana. Purtroppo.

Ma l'ultima cosa che ho fatto è proprio la funzione random del player, quindi almeno qualche canzone me la ascolterò anche stasera. E poi un pò di musica mi evita di pormi sempre le stesse domande; mi evita la frustrazione di cercare sempre quelle risposte che so che non arriveranno; mi evita di ricordarmi che tanto non cambia nulla; le domande restano, le risposte non sono mai quelle che cerchi, non sono quelle che ti aspetti né quelle che vorresti. Vado a guardare il soffitto...

giovedì 15 maggio 2008

Dietro ogni blasfemo c'è un giardino incantato

Ammetto le mie colpe: fino a qualche giorno fa non ero ancora riuscito a trovare il tempo per ascoltare la versione di Morgan di "non al denaro, non all'amore, né al cielo"; ora però ho un pò di tempo libero e mi sono deciso ad ascoltare l'intero disco in cuffia... Beh, un capolavoro, soprattutto in "un malato di cuore"; mi secca quasi dirlo, ma è migliore dell'originale.

Però coverare un intero disco di Faber non è roba semplice, e "un blasfemo" non ha la stessa forza amara della versione di De André; dura unminuto in più, ha un'ottimo arrangiamento, ma la voce non è quella... mi dispiace. Quindi faccio partire la canzone e mi vado a mettere a letto, l'ascolto mentre controllo il soffitto.


mercoledì 14 maggio 2008

sempre in attesa...

Una vita in attesa, ma si può continuare così? Sempre lì ad aspettare, un giorno dopo l'altro. E quando il giorno finisce continui ad aspettarne un altro, anche se sai che é raro che qualcosa si muova.

E allora continuo. Aspetto che il prefetto mi dica quanto tempo si terrà la mia patente; poi aspetto che quel tempo trascorra; e intanto aspetto l'autobus... E continuo ad attendere. E quando aspetti il tempo diventa lento, lentissimo. E poi ad un certo punto inizi anche a dimenticare cosa stai aspettando... era una data? Era un appuntamento? Era una persona? Si, forse io stavo aspettando una persona, ma non so più chi sia o se sia mai esistita realmente. Non so se quella che continua a telefonare sia quella che aspetto oppure se ho ragione quando dico che dovrei cambiare numero. E in tutto questo resto in attesa, qualcosa accadrà.

Vado ad aspettare il futuro sul mio letto, così intanto continuo il mio solito controllo del soffitto, che magari stavolta a furia di guardarlo finisce che si muove davvero.

Il trasporto pubblico palermitano

Da un paio di settimane sono anche io un pedone, colpa di un autovelox; e sto imparando le dura vita del pedone... oggi ho appreso una lezione importante: se vivi a Palermo, non fidarti dei mezzi pubblici!

Oggi pomeriggio dovevo andare in piazza principe di Camporeale, le opzioni erano metro o autobus; abitando davanti la fermata della metro di Cardillo sembra una scelta facile, peccato che la metro in direzione centro ferma a Cardillo solo una volta al giorno, alle 6.55! Niente paura, vado con l'autobus, tanto non è difficile: 628 fino allo stadio e da lì 106 fino alla piazza. Scendo alle 16, Arrivo allo stadio intorno alle 17 e aspetto... aspetto... ASPETTO... Finché mi rompo le palle e vado a chiedere informazioni al tizio nel gabbiotto, e scopro che la linea 106 ha cambiato percorso e non fa più capolinea allo stadio, ma a piazza Sturzo. MA CHE CAZZO SIGNIFICA? Non si cambia percorso a un autobus, che poi capita che ci sia qualche coglione a cui serve e non sa come cazzo uscirne! Ma non mi arrendo, prendo il 101 fino al Politeama e poi da lì il 106 fino in piazza. Al ritorno stessa storia, solo che gli autobus decidono di non passare per più di tre quarti d'ora, quindi finisce che ne faccio un pezzo a piedi, poi prendo il primo che passa e arrivo a casa alle 21 passate. E appena rientrato mi domando: ma è possibile che per fare 12km scarsi ci vogliono quasi 5 ore coi mezzi pubblici? Avrei fatto prima a farmela a piedi, e avrei anche fatto un pò di moto e risparmiato 2 euro di biglietti.

Insomma: TRASPORTO PUBBLICO 1 - VICIO 0

E se tutto va bene mi spettano altre due settimane di martirio, se tutto va male saranno 2 mesi e 2 settimane. Il panico mi assale. E come se non bastasse devo anche andare a pagare il fottutissimo pass per poter girare in questa cazzo di città, che offre ai suoi cittadini tutte le alternative alla macchina; quindi mi sembra giusto e corretto che se voglio continuare a inquinare almeno devo pagare qualcosa a quest'ottima amministrazione, che ci regala il miglior servizio pubblico d'Europa, che Parigi e Londra se lo sognano la notte!

Torno a controllare il soffitto và... e la prossima volta invece di andare a votare brucio il seggio, che l'anarchia potrebbe essere una valida alternativa, tanto peggio di così...

martedì 13 maggio 2008

Resta poco, resta nulla... peccato


Ci sono mille problemi seri da affrontare, tutti lì che aspettano con lo sguardo torvo e l'espressione che dice "e allora? a me non ci pensi mai?"; poi ci sono anche le persone... tornano in città e richiamano, visto che sono schiffarato... Purtroppo al momento ho una soglia d'attenzione davvero bassa, e la volontà non si presenta al lavoro da alcuni mesi, quindi i problemi rimangono accatastati in un angolo, ma é troppo noioso mettersi a ragionare sulle cose. Ho passato troppi anni ragionando e credo di aver esaurito la disponibilità cerebrale, almeno per un pò.

Ma fra tutte le cose a cui dovrei pensare ce né una che non sono riuscito a lasciarmi totalmente alle spalle. Ho pensato, riflettuto, ponderato, ho usato tutti i sinonimi possibili ma la soluzione non è arrivata ugualmente... poi la folgorazione! Ad un tratto mi sono reso conto che stavo riflettendo su qualcosa che si stava sgretolando, non ricordavo nemmeno perché ci stessi perdendo tanto tempo; non ricordavo quasi più nulla, soprattutto non ricordavo le sensazioni, i sentimenti, le emozioni che mi dava quella situazione. E il problema si è risolto da solo: non avevo più nulla a cui pensare. Mi resta solo quel mio, ormai costante, retrogusto amaro per aver perso qualcosa che in passato mi aveva dato molto, anche se ora non ricordo più che cosa fosse.

In conclusione ora posso mettere da parte almeno un problema, gli altri dovranno aspettare ancora un pò, perché in fondo non è cambiato niente, sono mesi che applico alla vita i puntini di sospensione e non smetterò adesso...
Torno a controllare il soffitto, non si sa mai...

domenica 11 maggio 2008

Narrazione in continuo divenire

La vita è una storia. Si, stanotte ne sono certo: la vita è una storia! Molto spesso è noiosa come può esserlo qualcosa che si ripete sempre uguale a se stessa, giorno dopo giorno... poi ad un tratto succede qualcosa e tutto cambia; nulla è più uguale a niente, ogni giorno nuovi pugni allo stomaco e subito dopo appaganti momenti di estasi...

La vita è una storia, ma è in continuo divenire; non si può sapere dove ti porterà o come andrà a finire. Vorrei la sfera di cristallo, e giuro che sono disposto a pagare per averne una funzionante; si, proprio io che fino a qualche mese fa affermavo di credere solo a ciò che avesse una spiegazione logica, scientifica e razionale, ora chiedo una sfera di cristallo, e magari una bella zingara che mi legga la mano... ho cambiato binario, treno e stazione, e non ho idea di dove finirò.

La vita è una storia, ma non puoi andare a leggere l'ultima pagina o il risvolto di copertina per avere un'idea della trama. E non puoi nemmeno fidarti della prevedibilità dello scrittore, perché non c'è uno scrittore dietro, ma il Caso, e lì non hai armi per giocarci contro. Infinite variabili, innumerevoli gesti, azioni persone, che con una decisione possono cambiare totalmente il corso della storia; a volte basta davvero poco: scegliere la busta A o la B, dire SI oppure NO, o magari non dire nulla... ogni decisione presa o non presa cambia per sempre quello che sarà, ma non si può sapere prima dove portano le scelte; si può immaginare, ipotizzare, ma non si possono tenere in gioco tutte le variabili, e prenderlo in culo è un attimo... E allora che fare? Me lo chiedo da un pò, ma naturalmente non ho risposte.

Magari mi butto a letto e continuo a pensarci ancora un pò, intanto controllo che il soffitto resti immobile sulla mia testa e che i led rimangano accesi anche stanotte...

venerdì 9 maggio 2008

Una notte per pensare



Una notte per essere confuso,
una notte per controllare che il soffitto sia ancora lì,
per guardare la stanza attraverso la luce dei led,
per pormi domande a cui non ho risposte,
una notte per pensare...

una notte per aspettare che sia giorno,
una notte di minuti che passano lentamente,
per darmi il tempo di rendermi conto che non so uscirne,
ma continuerò a sbatterci la testa,
una notte per capire...

una notte per rivedere altre notti,
altre notti in cui riuscivo a non pensare,
in cui c'era chi sapeva distrarmi e farmi stare bene,
qualcuno che ho allontanato e qualche volta mi chiedo ancora perché,
una notte per ricordare...

una notte per cercare una verità,
una notte che inevitabilmente mi allontana da qualsiasi verità,
una notte per maledire una telefonata che mi ha costretto a pensare,
una telefonata che ha cancellato il lavoro di una settimana,
un'altra notte passata in bianco...