Sembra quasi incredibile il potere terapeutico della risata.
Sono una di quelle persone che superano tutto con una battuta idiota e una viscerale e istintiva risata; ultimamente però ne stavo perdendo il gusto, rischiavo di dimenticare l'importanza di sdrammatizzare.
Ho fondato la mia capacità di restare in piedi, sotto i colpi della vita, sulla velocità delle mie sinapsi di mettere insieme una frase tanto stupida da far ridere me e chi mi sta intorno...
Poi però è arrivato un colpo più forte (arriva a tutti prima o poi), quel colpo che ti fa perdere la voglia di ridere e soprattutto ti fa dimenticare che c'è sempre un motivo per farlo. Ho smesso di fare battute e trovavo insulse quelle che sentivo in giro.
Mi sono detto: devo crescere, altrimenti continueranno ad arrivare colpi che non saprò gestire...
Mi sono dato un consiglio del cazzo.
Ho passato notti insonni per cercare di capire, e poi ho capito che il problema era proprio lì: NON devo crescere, altrimenti smetterò di trovare divertenti le cose intorno a me e tutto sarà troppo difficile, troppo pesante, troppo doloroso.
Con questa consapevolezza sono tornato ad analizzare gli ultimi momenti della mia vecchia vita, forse le mie risate non erano più le stesse di una volta, forse lei non si divertiva più come una volta, oppure io non sapevo più farla divertire... insomma stavamo crescendo e ci stavamo intristendo.
Ricordo una sua frase: "sembriamo una coppia sposata", cazzo che espressione triste, che frase brutta, che immagine deprimente... ma in fondo aveva ragione. Stellina... è sempre stata più brava di me a capire le cose, e io mi ostinavo ancora a non crederle...
Ora è tutto diverso, ora lei é felice, vive per un'emozione nuova (e spero con tutto il cuore che sia nuova e rinnovata ogni giorno della sua vita) e io sono tornato bambino, ho scoperto una libertà che avevo perso senza sapere di averla mai avuta, e che ho ritrovato senza averla mai chiesta né cercata, l'ho avuta in cambio di qualcosa che valeva di più, ma ora che c'è non posso certo sprecarla.
Ho riassaporato la grandiosità di una risata lunga un'intera nottata, l'esplosione adrenalinica di una sonora risata tra amici che ti parte dallo stomaco e non ti lascia finché non si indolensiscono le mascelle, lo spettacolo di ridere senza un motivo, solo perché è bello così.
E poi le cazzate colossali che si fanno da ragazzini, cose che frantumerebbero qualsiasi briciola di dignità residua, ma che scatenano un'inarrestabile ilarità... quelle cose che poi dopo anni finisci sempre per ricordarle quando riincontri gli amici con cui le hai condivise, e che fanno nascere nella testa della ragazza che ti sta accanto (e che sente quella storia per la prima volta) sempre lo stesso pensiero: ma era così cretino prima di conoscermi?
Beh, spero di poter sempre dire in futuro: Si, ero così cretino e ne vado fiero, almeno io mi sono divertito prima di diventare vecchio.
Quando fra 35 anni qualcuno mi chiederà: "che hai fatto in tutti questi anni?" io non voglio rispondere come Noodles: "sono andato a letto presto." (piccola citazione, chiedo venia).
Mi dispiace solo che per un certo periodo della mia vita avevo dimenticato tutto questo e mi stavo lasciando invecchiare, anche se c'era chi mi diceva di stare attento... ma sono sempre stato così: le cose le capisco solo dopo averci sbattuto contro. Mi ci sono rotto la testa, ma ne sono uscito, anche se l'ho pagata pesantemente.
La conclusione a cui sono arrivato é che ogni giorno possono capitarci delle cose in grado di rompere l'equilibrio che ci costruiamo, eventi in grado di portarci alla follia se non sappiamo difenderci, e la difesa migliore è una risata, un gesto semplice che riesce ad allentare la pressione sul cervello e può farci vedere la vita da un'angolazione migliore... insomma: é il bambino che abbiamo dentro che ci impedisce di impazzire, e sta a noi evitare che muoia prematuramente.
Ci sono quelle sere
belle da morire
dove puoi giocare invece di dormire
quando ci si sente
piccoli per sempre....