Credo che ci voglia un dio ed anche un bar,
ma dovendo scegliere opterei per il bar

martedì 26 febbraio 2008

Versione instabile in fase di test

Tempo fa ho capito che era necessario cambiare qualcosa, anzi me l'ha fatto capire qualcuno, io come sempre ero troppo lento per arrivarci da solo. Comunque sia ho iniziato a lavorarci, e ho iniziato proprio dal primo problema che ho notato, cioé la lentezza a capire quando qualcosa non va...

Inizialmente ti accorgi che l'attuale versione ha qualche falla, qualche piccolo bug che alla lunga diventa fastidioso, quindi cominci a modificare alcune righe di codice, e ogni modifica ne porta altre e altre ancora fino quasi a renderti irriconoscibile.
Poi arriva la parte più dura: il testing.
Ci vai cauto prima di fare stronzate che non puoi riparare, allora parti con la versione 1.1 Beta e noti con piacere che funziona senza troppi dolori, anche se soffre di repentini sbalzi d'umore, e questo è un bel problema del cazzo!
Nuove modifiche, stavolta un pò più radicali, attacchi direttamente il sistema emozionale, tagli via alcuni pezzi che possono creare conflitto e torni a provare la versione 1.2 Beta, ma il problema in parte rimane, è latente e spunta nei momenti più imprevisti, quindi anche questa versione ha bisogno di ritocchi.

Serviva qualcosa in grado di inibire il problema e ad un certo punto ho trovato la soluzione: indirizzare maggiori risorse al sistema muscolare, quindi la mia nuova versione prevedeva l'iscrizione in palestra: così è iniziata la fase di test della versione 1.3 Beta.

Dopo due settimane di lavoro mi sono trovato davanti qualcosa che poteva anche andare avanti stabilmente, quindi ho iniziato a sperare. Quasi un mese di prove mi ha convinto che avevo fatto un buon lavoro, e così é nata la versione stabile 2.0.

Purtroppo il primo problema è nato subito, ancora sto studiando cosa è andato male, quale parametro è fuori asse. Purtroppo appena avrò capito la natura del problema sarò costretto a ricominciare tutto da capo...
Inizia la fase di test della versione 2.1 Beta... e spero che stavolta vada meglio.

venerdì 22 febbraio 2008

Ho ancora la forza!

Notte insonne... Tensione preesame? Sinceramente non credo, sarebbe la prima volta in 5 anni.
Invece è stata una notte di pensieri, una notte di bilanci e considerazioni. Tutto sommato non penso di aver sprecato queste ore, anche se un pò di riposo prima di un esame non fa mai male... Però quando arriva il momento di tirare le somme non puoi rimandare, devi sbatterci la testa e devi uscirne con una soluzione.

La soluzione è arrivata, e stamattina la sveglia mi ha trovato sorridente. Sono soddisfatto di quanto ho tra le mani adesso, non ho rimpianti nè rimorsi per quello che mi è scivolato tra le dita e non ho saputo trattenere e soprattutto sono contento di poter dire che la mattina mi alzo dal letto sempre col piede sinistro... quello giusto. La vita spesso sa pensarci da sola a ripararsi e riportarti nuovamente al centro della carreggiata, e mi sa che stavolta ha lavorato magnificamente...

Come sempre ho bisogno delle parole di una canzone per dire quello che io non saprei dire:

Ho ancora la forza che serve a camminare,
picchiare ancora contro per non lasciarmi stare
ho ancora quella forza che ti serve
quando dici: "Si comincia !"

Abito sempre qui da me,
in questa stessa strada che non sai mai se c'è
e al mondo sono andato,
dal mondo son tornato sempre vivo...

E ho ancora la forza di chiedere anche scusa
o di incazzarmi ancora con la coscienza offesa,
di dirvi che comunque la mia parte
ve la posso garantire...

Ho ancora la forza di non tirarmi indietro,
di scegliermi la vita masticando ogni metro...

E ora vado a prendermi quest'altra materia...

Aggiornamento delle 16.30:

Avevo ragione a sentirmi positivo stamattina, la materia è andata. Dopo anni di inseguimenti finalmente gli ho strappato un 25! (ok, poteva andare meglio, ma anche mooolto peggio visti i precedenti, quindi me la godo e non ci penso più!).

mercoledì 20 febbraio 2008

Vale sempre la pena!

Ci sono certe sere...

Questa frase ormai l'ho citata tante di quelle volte che non serve completarla, ma più passa il tempo e più mi torna in testa... e sono sempre più convinto che vale sempre la pena di viversi la vita, anche quando arrivano le famose sere che non ce la fai, perché tanto sai che prima o poi, in qualche modo che adesso non sai, o non puoi vedere tutto andrà nuovamente a posto. Non serve portarsi dietro dei rimorsi o pentirsi delle proprie azioni, l'importante è averle vissute.

Probabilmente cambieranno alcuni punti di riferimento, magari cambierà il rapporto che hai con qualcuno o imparerai a vedere alcune persone con occhi diversi, smetterai di fare caso alle cicatrici che hai di sopra e andrai avanti... insomma, imparerai a crescere.

Ho imparato sulla mia pelle che la cosa più importante è fare il primo passo, che è anche la cosa più difficile... ma appena si raggiunge la consapevolezza che ogni sofferenza è inutile allora è fatta!

In fondo basta ricordarsi che prima o poi arrivano certe sere belle da morire...

lunedì 18 febbraio 2008

Occasioni perse...

C'è che passi settimane in attesa di un evento, di qualcosa che sappia dare una svolta. Poi arriva, ma non è così semplice come te lo aspetti, anzi è talmente complicato che devi trovare qualcos'altro, una nuova occasione che serva per dimenticare entrambe le situazioni precedenti.

Poi succede che anche questa nuova occasione si presenta, te la trovi davanti e stavolta è esattamente come la cercavi, semplice, veloce e senza implicazioni.
E allora perché me ne sono andato? Per colpa di un cazzo di principio, per colpa di troppe immagini sovrapposte, di troppe sensazioni che mi portavano altrove, di troppi pensieri che non avrebbero dovuto esserci in quel momento... ...e menomale che doveva essere una cosa semplice.

E allora non mi resta altro che mandarmi a fanculo e
provare un pizzico d'invidia per chi è riuscito a sfruttare le occasioni che gli sono venute senza pensare ad altro, godendosi unicamente il momento presente... Forse la differenza rispeto a me è che lì c'era un coinvolgimento che io non riesco ancora a trovare.
Continuo a cercare...

venerdì 15 febbraio 2008

Equilibrista senza rete

in bilico
tra santi che
non pagano
e tanto il tempo
passa e passerai
come sai tu
in bilico e intanto
il tempo passa
e tu non passi mai...

é un gioco d'equilibrio continuo, ogni momento può arrivare una sferzata di vento che ti spinge da un lato o dall'altro, e tu lì in mezzo a fare di tutto per restarci su quella cazzo di fune che ti hanno detto di attraversare. Perché non l'hai deciso, ma ti ci sei trovato sopra, qualcuno ti ha dato una bella spinta in avanti e ora non puoi far altro che cercare di arrivare dall'altro lato senza farti troppo male.
Che fare? Arrendersi? buttarsi di sotto, che tanto prima o poi ci finisci lo stesso, almeno così lo decidi tu? Oppure fottersene di tutto e continuare come se avessi i piedi su un bel parquet caldo e comodo?
Io non ho ancora deciso, ma intanto vado avanti cercando di compensare gli squilibri (sarà che sono bilancia, ci sono portato all'equilibrio), e soprattutto evitando di guardare giù, anche se lo so che la rete non c'è.

giovedì 14 febbraio 2008

Valentine's day


So now you're gone, and I was wrong
I never knew what it was like, to be alone
On a Valentine's Day...

Dopo tutti questi anni mi è quasi impossibile ricordare un San Valentino passato da solo, ma domattina dovrò fare i conti con questa nuova sensazione...
Non voglio essere ipocrita, quindi non nego che in fondo mi fa piacere essermi svincolato
"dalle convinzioni, dalle pose e dalle posizioni"; una parte di me è contenta di essersi sganciata dalle consuetudini e dalla costrizione di dover festeggiare qualcosa che, se fossi stato una persona migliore, avrei dovuto festeggiare ogni giorno, senza aspettare una ricorrenza...

Però c'è un'altra parte di me che (ne sono certo) domani non portà fare a meno di pensare ai 14 febbraio degli anni passati, non riuscirò a tenere lontano il pensiero di lei, anche se ormai è più un'immagine ideale che non una persona reale, perché la persona reale (importante e splendida!) é sempre più lontana da quella che ricordo. Probabilmente finirò a paragonarla con chi adesso mi sta intorno, e anche se lei resterà sempre al di sopra di tutto il resto, farò ugualmente inutili accostamenti e arriverò a inutili conclusioni, ma anche questo servirà a farmi chiudere definitivamente un bel pezzo di vita passata. Questa e le ricorrenze che verranno in futuro serviranno a sigillare tra i ricordi quello che ancora si ostina a presentarsi come vita quotidiana, ma che non lo è più.

Spero fortemente nell'effetto catartico degli avvenimenti futuri, e auguro buon San Valentino a tutti gli innamorati, proprio a tutti!

martedì 12 febbraio 2008

Una risata ci salverà

Sembra quasi incredibile il potere terapeutico della risata.

Sono una di quelle persone che superano tutto con una battuta idiota e una viscerale e istintiva risata; ultimamente però ne stavo perdendo il gusto, rischiavo di dimenticare l'importanza di sdrammatizzare.
Ho fondato la mia capacità di restare in piedi, sotto i colpi della vita, sulla velocità delle mie sinapsi di mettere insieme una frase tanto stupida da far ridere me e chi mi sta intorno...

Poi però è arrivato un colpo più forte (arriva a tutti prima o poi), quel colpo che ti fa perdere la voglia di ridere e soprattutto ti fa dimenticare che c'è sempre un motivo per farlo. Ho smesso di fare battute e trovavo insulse quelle che sentivo in giro.

Mi sono detto: devo crescere, altrimenti continueranno ad arrivare colpi che non saprò gestire...

Mi sono dato un consiglio del cazzo.

Ho passato notti insonni per cercare di capire, e poi ho capito che il problema era proprio lì: NON devo crescere, altrimenti smetterò di trovare divertenti le cose intorno a me e tutto sarà troppo difficile, troppo pesante, troppo doloroso.
Con questa consapevolezza sono tornato ad analizzare gli ultimi momenti della mia vecchia vita, forse le mie risate non erano più le stesse di una volta, forse lei non si divertiva più come una volta, oppure io non sapevo più farla divertire... insomma stavamo crescendo e ci stavamo intristendo.
Ricordo una sua frase: "sembriamo una coppia sposata", cazzo che espressione triste, che frase brutta, che immagine deprimente... ma in fondo aveva ragione. Stellina... è sempre stata più brava di me a capire le cose, e io mi ostinavo ancora a non crederle...

Ora è tutto diverso, ora lei é felice, vive per un'emozione nuova (e spero con tutto il cuore che sia nuova e rinnovata ogni giorno della sua vita) e io sono tornato bambino, ho scoperto una libertà che avevo perso senza sapere di averla mai avuta, e che ho ritrovato senza averla mai chiesta né cercata, l'ho avuta in cambio di qualcosa che valeva di più, ma ora che c'è non posso certo sprecarla.

Ho riassaporato la grandiosità di una risata lunga un'intera nottata, l'esplosione adrenalinica di una sonora risata tra amici che ti parte dallo stomaco e non ti lascia finché non si indolensiscono le mascelle, lo spettacolo di ridere senza un motivo, solo perché è bello così.

E poi le cazzate colossali che si fanno da ragazzini, cose che frantumerebbero qualsiasi briciola di dignità residua, ma che scatenano un'inarrestabile ilarità... quelle cose che poi dopo anni finisci sempre per ricordarle quando riincontri gli amici con cui le hai condivise, e che fanno nascere nella testa della ragazza che ti sta accanto (e che sente quella storia per la prima volta) sempre lo stesso pensiero: ma era così cretino prima di conoscermi?

Beh, spero di poter sempre dire in futuro: Si, ero così cretino e ne vado fiero, almeno io mi sono divertito prima di diventare vecchio.
Quando fra 35 anni qualcuno mi chiederà: "che hai fatto in tutti questi anni?" io non voglio rispondere come Noodles: "sono andato a letto presto." (piccola citazione, chiedo venia).
Mi dispiace solo che per un certo periodo della mia vita avevo dimenticato tutto questo e mi stavo lasciando invecchiare, anche se c'era chi mi diceva di stare attento... ma sono sempre stato così: le cose le capisco solo dopo averci sbattuto contro. Mi ci sono rotto la testa, ma ne sono uscito, anche se l'ho pagata pesantemente.

La conclusione a cui sono arrivato é che ogni giorno possono capitarci delle cose in grado di rompere l'equilibrio che ci costruiamo, eventi in grado di portarci alla follia se non sappiamo difenderci, e la difesa migliore è una risata, un gesto semplice che riesce ad allentare la pressione sul cervello e può farci vedere la vita da un'angolazione migliore... insomma: é il bambino che abbiamo dentro che ci impedisce di impazzire, e sta a noi evitare che muoia prematuramente.

Ci sono quelle sere
belle da morire
dove puoi giocare invece di dormire
quando ci si sente
piccoli per sempre....

venerdì 8 febbraio 2008

Sempre criptica...

Ho un'amica che ama scrivere, che sa scrivere, scrive benissimo, scrive su tutto con chiarezza e precisione, è pungente e ammaliante, quando leggi un suo articolo nn stacchi gli occhi finché non leggi la sua firma in fondo.
Ma quando si tratta di lei... a quel punto diventa criptica... dice le cose che pensa tra le righe di frasi generiche, lascia molti sospesi, troppi punti di sospensione (beh, quello lo faccio anch'io...), lasciando a chi legge, a chi vuole starle vicino, di interpretare i suoi pensieri.
Chi la conosce da tanto dovrebbe capire quello che voleva scrivere ma non ha scritto, purtroppo però io finisco sempre per capire male (eppure la conosco davvero da tanto!).

Se mi stai leggendo:
Parli di finire un libro e chiuderlo, ma io ero sicuro che quel libro l'avessi già chiuso... quindi ovviamente non ho capito a cosa ti riferisci. E se il libro che ti dà pensieri è un libro nuovo non credo che tu voglia già chiuderlo e metterlo di lato... ecco come finisce quando chiedi di leggere tra le righe... i miei pochi neuroni sono più confusi di me :)
Spesso in passato sei stata come un libro aperto, magari lo sei ancora adesso, solo che ora scrivi in una lingua che proprio non capisco, ho bisogno di un interprete!!!!

Comunque... la caffeina di notte non fa bene, non basta per studiare ma è perfetta per farti rigirare nel letto in mezzo a mille pensieri. Io ho recentemente imparato che le cose alla fine si sistemano sempre, anche se tu non vuoi, quindi devi solo aspettare. La dolcezza di cui parli arriverà, anche se adesso la intravedi confusamente tra tanti problemi e situazioni nuove. Il mio unico consiglio è di non tentare di raggiungerla correndo, si rischia di cadere e farsi molto male... aspetta che sia lei a raggiungerti. Forse arriverà insieme a chi ti è vicino adesso, o magari sarà qualcuno che ancora non conosci a farti sentire bene. Non chiuderti al mondo ma non buttarti senza rete... e Buona Vita!

giovedì 7 febbraio 2008

Di nuovo una brutta nottata...

In passato ho sbagliato i miei comportamenti, ho sbagliato le mie valutazioni, ho fatto quello che non dovevo e non ho fatto quello che dovevo. Ma per fortuna si può imparare dai propri errori, e giuro che d'ora in poi le mie decisioni avranno un solo scopo: massimizzare la mia serenità. Quindi non farò mai più nulla per qualcuno che non sia "IO", e se le mie scelte mi porteranno danni e dolori me la prenderò solo con me stesso, ma non avrò il rimpianto di aver lasciato che qualcun altro abbia deciso per la mia vita.

L'ultimo errore che ho fatto è stato credere che fosse possibile mantenere un buon rapporto con una persona che per me ha significato più di qualsiasi altra, che mi ha stravolto la vita nel bene e nel male, e che temo che non smetterò mai di amare e di considerare unica. Ho sbagliato nuovamente, pensavo che se avessi imparato a mettere di lato il mio rancore e mi fossi focalizzato sulla sua felicità avrei potuto salvare il meglio di una vita passata insieme... ma non ho considerato che "la mia felicità" poteva dare fastidio... Bene, se esistono decisioni dolorose io sto per prenderne una che mi farà male, ma sembra necessaria: non posso mantenere un rapporto con chi mi rovina la prima giornata felice dell'ultimo mese, anche se questo significa rinunciare alla persona più importante della mia vita.

Erano un paio di settimane che non avevo bisogno di alcool, ma stasera sono dovuto uscire per allagare ogni cellula del mio cervello... non intendo più ridurmi come un mese fa e farò l'impossibile per fare in modo che la tranquillità, la serenità, il benessere, la felicità di ieri notte possano durare il più a lungo possibile. Se questo può essere un problema per qualcuno è meglio che se ne stia il più lontano possibile da me, perché sono intenzionato a far male a chiunque provi a togliermelo!

Bestemmierei in Gaelico se solo conoscessi la lingua, non posso credere che il rancore che ero riuscito a cancellare con dedizione e impegno sia rispuntato tale e quale nel tempo di una telefonata... anzi, a essere sincero ora sono anche incazzato e oltre al rancore sento un odio pesante e crescente; ci vuole sadismo per rendere inutili gli sforzi di una persona che tenta di ritrovare la propria serenità. Io credevo di averla trovata, e nel giro di un solo giorno credo di averla di nuovo persa, e non per colpa mia. Stanotte andrà così, ma da domani farò in modo di passarle in compagnia le notti che verranno, in compagnia di chi saprà farmi stare bene, e vaffanculo a tutti gli altri.

mercoledì 6 febbraio 2008

ancora pezzi...

I pezzi si stano riattaccando...
Spesso succedono cose, si fanno azioni, si subiscono scelte e decisioni che ti mandano in pezzi quello che avevi costruito con impegno e sudore... Si, posso dirlo: ti mandano in pezzi la vita.
Però poi capita che succedano altre cose che rimediano ai danni fatti, che tu lo voglia o no. Magari tu te ne vuoi stare ancora un pò a pensare, a rimuginare, ma le cose ti travolgono e allora tanto vale lasciare fare al caso, o forse al destino (per chi ci crede)...

I pezzi si stanno riattaccando...
L'aspetto gradevole è che lo stanno facendo senza il mio intervento: avvicinano i bordi, combaciano perfettamente, si saldano, in piena autonomia... e così un altro pensiero è stato cancellato, e io ho semplicemente preso atto di quello che è successo, mi sono tolto un peso, e posso dedicarmi ad altro...
L'aspetto strano è che man mano che i frammenti si riuniscono la visione d'insieme non è quella di partenza, ma un'immagine totalmente nuova.
Da bambino mi capitava con la Lego. I miei nonni mi compravano il super-mega-giga-iper camion che tanto desideravo... lo costruivo... poi lo guardavo un paio di giorni... poi lo smontavo e coi pezzi facevo tutt'altro, e ogni volta mi rendevo conto che il risultato finale era migliore di quello di partenza. Ora sta succedendo una cosa simile...

I pezzi si stanno riattaccando...
Ora mi resta solo da aspettare di vedere come andrà a finire... e magari metterci un pò di mio per cercare di far andare tutto per il meglio questa volta...

I pezzi si stanno riattaccando...

sabato 2 febbraio 2008

Pezzi...



You promised me the sky
Then toss me like a stone
You wrap me in your arms
And chill me to the bone

So I, I won't be the one
Be the one to leave this
In pieces...

venerdì 1 febbraio 2008

that was just a dream...

Stamattina non c'è stato verso di svegliarmi, ho dormito tanto... troppo, decisamente troppo.
Ma non volevo smettere, spesso i sogni sono meglio della vita reale.

I thought that I heard you laughing
I thought that I heard you sing
I think I thought I saw you try

But that was just a dream...

Ora purtroppo sono definitivamente sveglio.
Mi sa che adesso mi tocca andare a studiare... bella prospettiva per la giornata.