Credo che ci voglia un dio ed anche un bar,
ma dovendo scegliere opterei per il bar

lunedì 22 marzo 2010

Vorrei restare qui, vorrei vivere qui...

Seduti in macchina a parlare, io e te, la tua testa sulle mie gambe e le mie dita tra i tuoi capelli. Solo io e te e il bagliore della città lontano sotto di noi, appena visibile. Le nostre voci, le nostre risate, i nostri silenzi, la musica, i tuoi occhi. E io che guardandoti penso: massì dai, ci sto. Ci provo. Davvero.

Lontani dal mondo, lontani da tutto, come suggerivano i Negrita in sottofondo.
Lontani dal resto almeno per un pò, forse troppo poco, tra un volo e l'altro, tra gli impegni e gli amici, tra me e te, siamo Noi almeno per un pò.

E fino a poche settimane fa non lo credevo possibile, e se anche continuo a sentire un rumore di fondo che stona, mi sforzo di non dargli peso, non ancora almeno, che non voglio prendere più decisioni affrettate.

Mi trovo a pensare a tutto questo ora che non sei qui, ma forse adesso ti sento più di quanto non riuscissi a fare prima. Penso a ciò che mi hai detto, ma anche, e soprattutto, a quello che non mi dici. Stanco di analizzare, forse presto riuscirò a godermi semplicemente il suono della tua voce, l'armonia dei tuoi movimenti, senza domandarmi per quanto. Senza chiedermi in che modo mi spezzerai le gambe, o come lo farò io a te. Intanto ripassaporo questo piccolo viaggio lontani da tutto, ripasso questi pochi giorni che ci siamo regalati, aspettandone altri che adesso mi sembrano fin troppo lontani.



Lontani dal mondo, lontani abbastanza...

domenica 14 marzo 2010

E brucia con me l’aria...

Mentre aspetto le 7 di stasera per registrare il record di 48 ore senza riuscire a dormire nemmeno mezz'ora, nella testa ho una squadra di demolitori tedeschi che martella cantando l'inno ariano, gli occhi sembrano quelli di un tossico e condensando il mio fiato si avrebbe un ottimo carburante per jet al 95% di alcool. Certo, il fegato non è altrettanto contento, ma non si può chiedere tutto alla vita. E io l'ho già imparato.

E intanto continuo a pensare...

Oh mina ho perso il controllo
E dopo tutto non avrò che pioggia che cade con me
E getto le ultime molecole contro di te
E brucia con me l’aria, e brucia con me l’aria

giovedì 11 marzo 2010

...prima o poi...

Una nuova alba su Monte Pellegrino. E anche questa l'ho vista salire minuto dopo minuto.

Il disturbo del sonno non migliora, e non c'è cura che possa funzionare, sono inutili tutti i rimedi che mi propongono, gliel'ho detto, non è con calmanti, tisane, sonniferi o altre medicine che supererò il problema.

Forse giusto l'aiuto di uno psicologo... se non fosse che li ho sempre denigrati. In effetti non mi serve lo psicologo per sapere il perchè della mia insonnia: paura del sogno. Per quanto me ne allontani durante la giornata, poi nel sogno torno sempre allo stesso punto, il punto di partenza, quello da cui sono nati i miei problemi e che non sono ancora in grado di superare.

Ecco, ho una carriera da psicologo già pronta, mi devo solo comprare la laurea, il resto lo so già.

E anche oggi aspetto di crollare per farmi quelle 3-4 ore di sonno agitato e per nulla riposante. Passerà prima o poi?

martedì 9 marzo 2010

... NovA ...

Distinguimi se puoi
so che tu lo fai bene in lacrime.
Colpisci a fondo e sfiorami.

Ma resti ancora immobile,
distendimi e inventa un senso
per poi sorprendermi.

Conquistami ed illudimi.
Respingimi se puoi,
sai finger bene è inutile.

Ma resti ancora immobile
distendimi ed inventa un senso
per poi sorprendermi.

Per poi sorprendermi.

domenica 7 marzo 2010

Fuso... Orario.

Vado a letto alle 8 di mattina e mi sveglio alle 5 di sera. Mi sto preparando per la vita in California, il fuso orario già ce l'ho...



Good Morning Man.

sabato 6 marzo 2010

Agli amici

Sono le 6 del mattino e sono ubriaco come una scimmia. Dovrò rivedere la punteggiatura e la grammatica di quello che sto scrivendo, ma lo farò domani maragi.

Questa è per gli amici, anzi per gli Amici, quelli veri, che conti su una sola mano, ma che consideri quasi fratelli e bastano a compensare tutti gli altri che si ritengono tali.
Per quelli che ti portano fuori di peso anche se gli dici che stasera sei impegnato, perché lo sentono dalla tua voce che c'è qualcosa che non va. Quelli che sanno cosa dirti per farti parlare, perché sanno che ogni tanto parlare e sfogarsi serve ad esorcizzare tutto il male che hai dentro. Quelli che capiscono quando hai bisogno di avere un bicchiere tra le mani e sanno seguirti in tutti i fondi che proponi, senza tirarsi indietro mai. Quelil che si piscia tutti insieme in un vicolo del centro cantando più forte che si può sperando di svegliare tutta la strada. Quelli che poi ti portano a mangiare e, anche se dici che non hai fame, ti fanno mangiare lo stesso e offrono loro, e se dici "pago io" ti fottono di legnate. Quelli che, se il cibo non è bastato a far passare la sbronza, ti prendono la testa, ti infilano due dita in gola e ti fanno buttare via tutto. Quelli che poi, a fine serata, ti riaccompagnano a casa quando non hai la forza nemmeno per tenere gli occhi aperti.

Insomma, questa è per gli amici veri, quelli che capiscono che hai qualcosa dentro che ti fa male e ti sono vicini anche se non gli dici esattamente tutto quello che non va. Sanno che devono farti dimenticare, almeno per una sera, e fanno il loro dovere da Amici, sapendo che saprai ripagarli se un giorno saranno loro ad avere bisogno.

A voi, stanotte e per sempre.

venerdì 5 marzo 2010

Gli effetti del tempo

Nottata ventosa, questo tempo rende inquieti. Sarà per questo che mi sono rigirato nel letto fino a 10 minuti fa senza riuscire a prendere sonno.
Oppure sarà perché non devo lasciarmi stare, e per quanto rimandi e tenti la fuga, prima o poi i pensieri mi trovano sempre.

Che danni che fa il tempo, metereologico o cronologico che sia.
Certe volte sembra che non passi mai, ogni giorno come il precedente, poi ti distrai un attimo e sono passati anni, e sono passate abitudini, e sono passati affetti.
Sembra che non cambi nulla, poi ti volti indietro e vedi come la tua vita s'è mutata quasi senza darti modo di accorgertene. Sembrava ieri che... e ora invece...

Ecco perché non ho dormito stanotte, ho ripercorso giorni, settimane, mesi, anni. Ho fatto un pò il punto, e sapevo già che sarebbe stato doloroso, ma quando la mente inizia a macinare date, come un videoregistratore che riavvolge il nastro, non riesco mai a fermarla.
Ero, e sono, perfettamente cosciente dell'inutilità di andare a ripescare particolari che, se prima potevano essere belli da ricordare in due, ora bruciano dentro a pensarci. Anche perché non riesco mai a chiudere del tutto e ricominciare, finisco sempre, prima o poi, a chiedermi "e se avessi fatto...?".

E invece non ho fatto, non ho provato, non ho voluto giocare. Mi sono nascosto dietro "è ancora troppo presto", "ora non voglio niente di serio", e altre stronzate utili solo a mandarla via. E adesso resto qui a pensare che forse ho sbagliato, che probabilmente lei era meglio dell'altra, e che sicuramente con lei non avrei sentito la voglia di salutarla e chiudere la telefonata.

Ma ormai è fatta, non so dov'è, non so come sta, ed è passato troppo tempo probabilmente. Mi restano solo le nottate di vento per ricordare quel breve, bellissimo periodo. E chissà se imparerò mai dai miei sbagli.

giovedì 4 marzo 2010

Rise again

Analisi esistenziale:
ogni uomo ha un compito nella vita, e raramente è quello che vorrebbe, più spesso è quello che capita. Io provo ad andare controcorrente. Come sempre.

Analisi comportamentale:
ogni uomo ha una innata capacità ad adattarsi agli imprevisti della vita, modificando i propri comportamenti per non soccombere. Come dire: Tengo Botta!



Rise... Again!

3/03/2010 - che poi: 3/0+3=3/2+0+1+0=3;
il 3 è il numero di questo mercoledì appena passato, e mi sa che porta davvero fortuna. Giornata trionfante, dall'alba alla notte. Non so che altro dire, me ne vado a letto contento oggi.
Per concludere bene e addormentarmi sereno metto in playlist i sigur ros, e mi godo il Sonno del Giusto.



Buonanotte.

martedì 2 marzo 2010

Del Viaggio o Della Solitudine

Qualche sera fa un saggio filosofo mi disse, con voce solenne ed aria seriosa (nonché una notevole aura di rum): "puoi passare mesi con una persona e sentirti tremendamente solo, oppure puoi vivere a migliaia di chilometri da lei e non soffrire di solitudine, dipende tutto dal fatto di sapere se lei ti ama o no".
Mi sono limitato ad alzare il bicchiere come segno d'apprezzamento del momento catartico; un buon brindisi per una buona frase.

Stasera mi è tornata in mente. Lei è partita da alcuni giorni e, a parte qualche breve corsa qui, non tornerà per due mesi circa, l'altra parte domani (ma devo piantarmi a forza nel cervello che se n'è andata da tempo), quindi per forza di cose il tema del viaggio si presenta insistente.

Forse il buon saggio aveva ragione, del resto da ubriachi non si mente, ci sarà già passato da quel che dice. Non conta tanto avere qualcuno, quanto sapere che c'è qualcuno che pensa a te anche quando non siete insieme. Probabilmente i miei problemi sono tutti qui: prima c'era qualcuno che pensava a me, ora non lo so.

Un bel viaggio ci vorrebbe anche per me, a dicembre me ne vado in America, giusto il tempo di fare i soldi.



Buon Viaggio.

lunedì 1 marzo 2010

Mai dire Mai

...

Mi dire mai
è una frase stupida
l'hanno detta troppe volte
prendi me ad esempio
che con questa storia
del mai dire mai
ho detto e fatto cose
che mai e poi mai
avrei voluto dire o fare mai

Prendi me ad esempio
che mi sembra sempre meno interessante
questo continuo distogliere altrove lo sguardo
e poi vivere per non morire

...

Mentre guardo le tue fotografie
penso di non riconoscerti
ma se ti osservo attentamente
io vedo nella tua persona
almeno una piccola
forse una grande
parte di me

Quando ti cerco per le vie della città
a volte il cuore mi batte forte
se ti intravedo fra la gente
vorrei dirti che sei
almeno una piccola
forse una grande
parte di me

...