Credo che ci voglia un dio ed anche un bar,
ma dovendo scegliere opterei per il bar

venerdì 31 ottobre 2008

Stasera ho fatto la mia parte, e che non si dica...

Un link nell'elenco dei segnalibri... é il mio blog. E parte un bel dialogo interiore:

- Il blog! Ho un blog!
- Eh infatti, che lo tieni a fare un blog se manco ti ricordi di averlo?
- Veeero... ma quant'è che non scrivo? Quasi un mese, poteva andare peggio!
- Oh, allora dato che ci sei sfrutta il momento.
- Eh, ma che scrivo? Io lo so come sono, quando tutto va bene non mi va di scrivere.
- E allora cancella tutto e non rompere più!!

E invece no, stasera qualcosa da scrivere ce l'ho. Stasera ho fatto la mia parte, e che non si dica...
Vabbè, che c'entra, sono andato anche alle lezioni all'aperto e alle assemblee, ma la fiaccolata è diversa. Ha un'aria differente. Sarà perché il cielo è scuro, sarà per tutte le fiammelle accese che si vedevano, o magari per l'odore di cera-misto-incenso che si respirava, ma è stato più bello.
Sicuramente una buona parte l'ha fatta il genio col megafono che si è improvvisato reverendo e ha fatto una bella messa funebre all'aperto con tanto di coro dei fedeli. Per chi era presente non serve dire altro, per tutti quelli che non c'erano... vi siete persi un vero cabarettista.

Cosa cambierà dopo questa sera? non lo so, ma non è un motivo valido per smettere di far sentire la mia voce (minchia quanto sembro retorico!). Comunque, domani si ricomincia, e giusto per tenerci tutti informati, ecco il sito con il programma della protesta universitaria palermitana:

http://www.protestaunipa.info/

sabato 4 ottobre 2008

Soffia su ste cazzo di candeline e non rompere...

Cerco di non pensarci. Provo a convincermene. Ogni mattina mi guardo allo specchio, dritto in fondo agli occhi, e me lo dico in faccia: "va tutto bene". Ma so che non è così. Non è una cosa tangibile, ma c'è ugualmente, ed é una sensazione che non va via. Ma allora cos'è che non va? E che ne so... quindi passo le nottate a ipotizzare:

Sarà che a 25 anni sono ancora a metà strada per la laurea di primo livello?
Sarà che a 25 anni ancora non ho un lavoro che possa definirsi tale?
Sarà che a 25 anni non ho ancora fatto moltissime delle cose che prevedevo?
Sarà che a 25 anni ho scoperto di volerne avere 18?
Sarà che a 25 anni... Sarà che HO 25 anni?!

Probabile. Purtroppo però questo non posso cambiarlo. Evitare di festeggiare non è una soluzione, anche se negli ultimi anni "evitare" è stata la parola chiave relativa all'1/10. Quest'anno non è andata così, e l'ho voluto io. Insomma, i 25 sono un bel traguardo, i parenti non hanno esitato a ricordarmelo, e io per una volta ho voluto avere vicino gli amici.
Non è servito. C'è sempre qualcosa che non va. E naturalmente scrivere qui alle 3 di notte non è una soluzione, ma almeno mi stanco gli occhi e finirò per addormentarmi.

Tanto so che devo semplicemente aspettare il momento del "menefotto", l'istante in cui la mia mente decide che non sopporta le paranoie e si manda a cagare in forma autoreferenziale. Perché sono un convinto sostenitore de: «il 70% dei problemi si risolve con sticazzi il restante 30% con vaffanculo», per cui finisco sempre a pensare "e-chi-se-ne-fotte?", mi giro nel letto e mi addormento come un bambino.

Credo che sia arrivato il momento tanto agognato. Sono le 3.33 e mentre batto i polpastrelli sui tasti logori penso: "ancora stronzate devo scrivere?". Quindi ho la certezza che scrivere su un blog serve a qualcosa: far passare il tempo.

Ricapitolando, ho 25 anni... e allora? Me ne fotto! Stacco.