Credo che ci voglia un dio ed anche un bar,
ma dovendo scegliere opterei per il bar

martedì 4 novembre 2008

My paradise - Riserva dello Zingaro

03/11/08 - una giornata da ricordare. Perché è stata la giusta conclusione di tre giorni passati Nell'infernale paradiso (o viceversa, fate voi) della riserva dello Zingaro. La giornata in cui per la prima volta sono sceso in fondo a una grotta sotterranea e ne sono uscito lasciando dietro un pò di inutili bagagli che mi portavo.

Tre giornate trascorse tra la disa, i sentieri, il cinghiale introvabile, le grotte e il tempo... si, perché il tempo si moltiplica, si espande e ti lascia lo spazio per pensare mentre ti arrampichi come una capra di montagna verso il Pizzo del Corvo.
E poi, appena arrivi in alto e guardi giù... la folgorazione. Il mondo ai tuoi piedi; il mare che si allarga a centinaia di metri sotto di te e segue la curvatura della Terra; il vento che risale su dal basso e ti investe col suo respiro; le poiane che stridono sopra la tua testa e tu lì in mezzo che finalmente hai tutte le risposte, e non serve domandarsi altro.
Infatti io ho smesso di farmi domande. In fondo sto bene, e sto bene da un bel pò, però certe volte gira che devo crearmi dei problemi, dei pensieri inutili... beh, non c'è motivo! Sembra strano che ci sia voluto un panorama a chiarire tutto, ma è così. Non c'è una spiegazione logica e razionale, ma non c'è nulla di razionale nella sensazione che ti nasce nello stomaco guardando l'orizzonte.

E così capita che la sera esci e trovi le persone a cui tieni, e ti rendi conto che ci stai davvero bene, e vaffanculo se ogni tanto escono discorsi stupidi per cose che si possono superare facilmente. E capita anche che quando hai il cervello più libero, le vene ossigenate dall'aria di montagna, riesci a dsistiguere le persone con cui stai davvero bene e quelle che invece frequenti chissà per quale motivo. C'è chi ti aiuta a star meglio e chi invece non può. E poi ci sei tu, il Tu che abbiamo dentro, che è la persona a cui dobbiamo di più e che merita più di ogni altra, e questa persona io ho imparato a conoscerla nei silenziosi sentieri dello Zingaro.